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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Le urla strazianti di Marianna e la furia del killer: cronaca dell'ennesimo femminicidio

Marianna Sandonà, 43 anni, è stata brutalmente uccisa dal suo ex che ha ferito gravemente anche un collega della donna prima di tentare il suicidio

Ha ucciso la ex e ferito gravemente un uomo per poi tentare il suicidio. E' accaduto ieri Montegaldella (Vicenza). L'ennesimo caso di femminicidio, il 27esimo dall'inizio dell'anno in Italia. E' stata una donna, intorno alle 16.45 circa, a chiamare il numero di emergenza 112 segnalando che un uomo stava accoltellando la sua vicina di casa e un altro uomo. Vicino al garage sul retro del palazzo i carabinieri hanno trovato il corpo di Marianna Sandonà, 43 anni, brutalmente uccisa con un coltello 'Combat', come descritto dagli investigatori. 

Vicino a lei, a terra nel tentativo di soccorrerla, un suo amico e collega, il 43enne Paolo Zorzi, residente nel comune padovano di Cervarese Santa Croce. Vicino ai due corpi vi era l’aggressore, 38enne, ex convivente della donna, anche lui in condizioni gravissime perché, sempre a coltellate, aveva tentato il suicidio.

Si tratta di Luigi Segnini, 38enne camionista di Torri di Quartesolo che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, ha cercato la morte con lo stesso pugnale usato per aggredire le vittime, colpendosi più volte al torace e al collo. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Come ricostruito dai carabinieri, l’aggressore e la vittima convivevano fino a circa un mese fa, quando il rapporto si era interrotto e l’uomo aveva lasciato l’appartamento in cui viveva la coppia. 

La tragedia in un paese tranquillo

Il delitto si è consumato a Montegaldella, un paese di 1700 anime in cui la cronaca arriva quasi esclusivamente per registrare gli incidenti stradali. Un paese talmente tranquillo - scrive Pietro Rossi su VicenzaToday - da essere ribattezzato 'la città del saluto' e che ha come primato quello di essere il primo luogo in Italia ad avere un 'monumento al ciao'. 

La rabbia cieca dell'assassino: dieci coltellate sul corpo di Marianna

La tragedia è avvenuta poco prima delle 17 quando dal retro del condomino alcuni vicini hanno sentito delle urla strazianti. La perizia conterà una decina di pugnalate sul corpo della 43enne, molte delle quali inferte con furia dopo la morte. I medici hanno trovato vivi i due uomini, ma sono entrambi gravissimi. Zorzi è stato trasportato prima all’ospedale di Vicenza e poi in elicottero a quello di Padova. Per tutti e due la prognosi resta riservata ma, dalle notizie che arrivano a tarda sera, l’aggressore - piantonato e in stato di fermo per omicidio volontario e tentato omicidio - non sarebbe più in pericolo di vita. 

Non risultano denunce di stalking o violenze

Marianna e Luigi si erano trasferiti in via Vespucci lo scorso inverno ma la loro storia era ormai finita da un mese e l’uomo era andato via di casa. Lui non aveva accettato la separazione ma non risultano denunce di violenze o di stalking fatte dalle donna. A quanto sembra c’erano stati dei litigi anche forti e probabilmente Marianna aveva paura del suo ex.

Gli ultimi istanti di vita di Marianna

Forse c’era stata una discussione più accentuata proprio questo sabato, il giorno in cui lui si era messo d’accordo con lei per portare via degli effetti personali che aveva lasciato in garage. Forse il timore di trovarsi da sola con Segnini avrebbe spinto Marianna a chiamare il suo collega. La vista di un altro uomo, secondo i carabinieri, potrebbe aver fatto scattare una furia cieca nell’aggressore che si è avventato prima contro la ex e poi contro Zorzi,  pugnalando infine se stesso al collo e al torace non prima di colpire ancora di ripetutamente la donna ormai esanime a terra.

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