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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Omicidio Martina Scialdone, la procura: “Delitto premeditato”

Tra le accuse mosse dai pm di piazzale Clodio, oltre l'omicidio volontario aggravato, anche i motivi abietti e futili e di avere agito contro una persona a cui l'uomo era legato sentimentalmente

La Procura di Roma contesta anche la premeditazione a Costantino Bonaiuti, il 61enne che ha ucciso lo scorso 13 gennaio, a colpi d'arma d afuoco Martina Scialdone, avvocatessa di 34 anni, fuori a un ristorante in via Amelia al Tuscolano a Roma. L'uomo, fuggito in auto dopo l'omicidio, è stato rintracciato dalle Volanti della Questura al Nuovo Salario. Tra le accuse mosse dai pm di piazzale Clodio, oltre l'omicidio volontario aggravato, anche i motivi abietti e futili e di avere agito contro una persona a cui l'uomo era legato sentimentalmente. L'interrogatorio di convalida si terrà nella mattinata di domani 16 gennaio alle ore 12. 

La dinamica dell'omicidio

L'omicidio è avvenuto a Roma, nella zona di Furio Camillo, al Tuscolano. La dinamica, almeno nelle linee generali, sembra essere ormai accertata. I due avevano iniziato a frequentarsi nel 2021, ma la giovane avvocatessa qualche mese fa aveva deciso di interrompere la relazione per riprendere un mano le redini della sua vita e della sua carriera. Quello di venerdì sera doveva essere molto probabilmente un incontro chiarificatore, organizzato dal 61enne in un ristorante del Tuscolano, che la donna aveva accettato proponendo però di vedersi in un ristorante affollato. Un incontro che però, come spesso è accaduto in casi analoghi, è finito in tragedia. Al tavolo, tra i due sarebbe nata una discussione sempre più animata, tanto da attirare l'attenzione dei gestori del locale e degli altri avventori. Così l'uomo ha deciso di allontanarsi dal locale, mentre la 34enne avrebbe cercato rifugio in bagno prima di uscire a sua volta.

Costantino Bonaiuti: chi è l'uomo accusato di aver ucciso l'ex compagna Martina Scialdone

Una volta fuori, il 61enne avrebbe minacciato la donna di accompagnarla alla sua auto parcheggiata poco distante e, nei pressi della vettura, avrebbe estratto la pistola e fatto fuoco, a bruciapelo. Non è chiaro ancora quanti colpi avrebbe esploso, ma uno ha raggiunto la giovane donna al petto.

La donna, nonostante le ferite, è riuscita a percorrere qualche decina di metri, arrivando a pochi passi dall’entrata del ristorante, dove si è accasciata. Immediato l'intervento degli avventori del ristorante. Stando a quanto si legge sulla pagina Facebook del ristorante Brado a Roma, nei pressi del quale l'avvocata Martina Scialdone è stata uccisa dal suo ex compagno. "Ringraziamo inoltre in modo particolare una nostra cliente che avendo competenze mediche ha tentato immediatamente di rianimare e dare soccorso alla ragazza", si legge nel post pubblicato dallo staff del locale che comunica la chiusura del ristorante per un paio di giorni.

Omicidio Martina Scialdone, il post del ristoratore: "Abbiamo fatto tutto il possibile"

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