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Venerdì, 29 Marzo 2024
La svolta / Messina

L'omicidio di Massimo Canfora, fermato un 18enne: aveva mani e vestiti sporchi di sangue

La vittima lavorava come operatore ecologico. Il delitto nella sua casa, con un coltello da cucina. L'arma è stata trovata e sequestrata. Il punto sulle indagini

C'è un arresto per l'omicidio di Massimo Canfora, il 56enne ritrovato morto ieri mattina nella sua casa di Letojanni (Messina). I carabinieri hanno fermato un ragazzo di 18 anni: B.F. le sue iniziali. Risponde di omicidio aggravato.  

Canfora è stato freddato nel suo appartamento. Quando i soccorritori sono arrivati era nudo e in una pozza di sangue. Sul corpo profonde ferite provocate da un'arma da taglio. I primissimi accertamenti dei carabinieri di Taormina e le testimonianze raccolte hanno portato gli investigatori sulle tracce del 18enne di origine tunisina e residente a Letojanni, visto mentre si allontanava da casa della vittima. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta del ragazzo, lui aveva una vistosa ferita di arma da taglio sulla mano, ancora sanguinante. L'abitazione è stata perquisita e sono stati trovati abiti sporchi di sangue.  Le analisi di laboratorio diranno se si tratta di quello della vittima. Intanto le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza idi alcuni hotel lungo la via di fuga percorsa dall'aggressore indicano una "compatibilità" tra con gli indumenti rinvenuti.

Massimo Canfora ucciso con un coltello da cucina

A dare l'allarme e fare ritrovare il cadavere di Canfora sono stati i vicini, che hanno sentito delle urla. Quando i carabinieri sono arrivati in casa dell'uomo era tardi. Era morto. Accoltellato. Accanto al suo corpo l’arma del delitto, ovvero un coltello da cucina con una lama di circa 10 centimetri ancora sporca di sangue.

Il 18enne adesso è in carcere, in attesa della convalida da parte del gip. E' stato interrogato dal pm in presenza del proprio legale di fiducia e fornire la sua versione dei fatti. Le indagini sono ancora alle battute iniziali. Resta da capire il movente e se siano coinvolte altre persone. Massimo Canfora lavorava come operatore ecologico, era conosciuto e stimato in tutta la comunità.  

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