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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il delitto / Roma

Ucciso a coltellate in strada: fermato un uomo per l'omicidio di Micheal Lee Pon

Svolta nelle indagini sull'omicidio del filippino di 50 anni, avvenuto domenica scorsa a Roma. La persona in stato di fermo è un 43enne, connazionale della vittima, che si è presentato in caserma insieme al figlio

Un uomo di 43 anni è stato fermato dalla polizia per l’omicidio di Micheal Lee Pon, il 50enne filippino ucciso a coltellate domenica pomeriggio intorno alle 19 dopo un’aggressione nei pressi della stazione della metropolitana di Valle Aurelia, a Roma. Si sono infatti costituiti alla caserma dei carabinieri di Tor Vergata ammettendo il proprio coinvolgimento nell'assassinio due connazionali dell'uomo, padre e figlio rispettivamente di 43 e 16 anni. Sottoposto a fermo d'indiziato di delitto per omicidio il padre, il figlio minorenne è stato denunciato in stato di libertà per concorso in omicidio.

Ucciso in strada a Roma: fermato un uomo

L’uomo fermato ha 43 anni e si è presentato ieri nella stazione dei carabinieri di Tor Vergata insieme al figlio minorenne, ora indagato. I militari hanno contattato gli agenti della Polizia di Stato, a cui sono affidate le indagini, che hanno preso in carico l’uomo, poi sottoposto a fermo dalla Procura di Roma. Intanto proseguono le indagini per far luce sui punti ancora poco chiari della vicenda. L’uomo è stato ucciso con alcune coltellate all’addome. Gli investigatori hanno ascoltato diversi testimoni e analizzato le telecamere presenti nella zona.

I video pubblicati online

Il filippino accusato dell’omicidio del connazionale Micheal Lee Pon ha pubblicato sui social due video prima di andarsi a costituire alle forze dell’ordine. Renato Peralta, questo il nome dell’uomo di 43 anni, è accusato assieme al figlio di 16 anni di concorso in omicidio aggravato. Nei due filmati, della durata di circa un minuto, l’uomo chiede ai suoi parenti di “prendersi cura’’ del figlio mentre lui sarà ‘’in prigione” e dice di non essersi consegnato subito perché aveva ‘’paura di andarci senza avvocato” .

Dalla rissa all'omicidio: le indagini

Michale Lee Pon era stato ucciso a coltellate domenica scorsa in seguito ad una lite. Il 50enne in un primo momento venne avvicinato da un gruppo di persone con le quali sarebbe poi scoppiato un acceso diverbio. Poi la rissa. Dopo pochi minuti il cittadino filippino è stato nuovamente aggredito poco distante dalla stazione della linea A della metro. Qui l'assassino ha quindi impugnato un coltello e ha ferito a morte la vittima. Poi la fuga, di cinque persone, almeno secondo quanto riferito da alcuni testimoni agli inquirenti. Acquisite le immagini di videosorveglianza della zona lunedì sera, il presunto assassino si è quindi costituito spontaneamente. Sono ancora diversi i punti che gli inquirenti dovranno chiarire, a partire dalle cause che hanno scatenato la furia omicida, fino all'indentità delle altre persono che potrebbero aver partecipato al delitto.

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