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Venerdì, 19 Aprile 2024
La sentenza

Omicidio Ciatti, il latitante Bissoultanov condannato a 23 anni

La decisione dei giudici della corte di Assise di Roma per l'omicidio del ragazzo di Scandicci, ucciso nel 2017 a Lloret de Mar. L'imputato Rassoul Bissoultanov è già stato condannato in Spagna ed è latitante

Il ceceno Rassoul Bissoultanov è stato condannato a 23 anni di carcere per l'omicidio di Niccolò Ciatti. Così hanno deciso i giudici della corte di Assise di Roma sulla morte dell ragazzo di Scandicci (Firenze) ucciso nella notte tra l'11 e il 12 agosto 2017 a Lloret de Mar in Spagna. Il processo si è svolto nell'aula bunker di Rebibbia. "Uccidere ha un significato ampio, può succedere in un incidente in auto o sul lavoro, Niccolò invece è stato ammazzato, assassinato, gli è stata tolta la vita in maniera crudele", ha detto oggi in aula il pm Erminio Amelio nella sua requisitoria, chiedendo per il ceceno la condanna all’ergastolo per omicidio volontario.

Bissoultanov venne arrestato il 12 agosto 2017 in Spagna e poi dopo 3 anni e 10 mesi venne rimesso in libertà. Dopo essere stato scarcerato il ceceno lasciò Girona e venne in seguito arrestato in Germania su mandato di cattura internazionale e poi estradato in Italia. Nel 21 dicembre 2021 però la Corte d’Assise di Roma lo ha rimesso in libertà, con un provvedimento poi annullato dalla Cassazione. Tornato in Spagna, la scorsa estate, dopo la condanna a 15 anni in Spagna, confermata anche in Appello, Bissoultanov ha fatto perdere le sue tracce ed è ancora latitante.

Il padre: "Niccolò è l'unico condannato"

"È stata riconosciuta una pena di 23 anni che sicuramente non è l'ergastolo che pensavamo potesse arrivare per questo assassino, ma è sicuramente una pena più significativa dei 15 anni dati in Spagna. Credo che la Corte abbia riconosciuto delle attenuanti che sinceramente comprendo poco": questo il commento di Luigi Ciatti, papà di Niccolò, dopo la sentenza di oggi

"Quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica. Con quel calcio lo ha volutamente colpito per uccidere. Questo è il nostro pensiero fin dal primo giorno, da quando abbiamo visto quel video e dobbiamo continuare a cercare di fare quello che è giusto,cioè dare giustizia a Niccolò - ha aggiunto - Valuteremo se presentare un ulteriore ricorso anche qui in Italia come stiamo facendo in Spagna". "Tanto la nostra non e mai soddisfazione né contentezza -  ha concluso - Il vero condannato, innocente, è stato in primo luogo mio figlio e di conseguenza noi che sopravviviamo a lui con quella amarezza che può avere solo un genitore che perde un figlio".

Come è stato ucciso NIccolò Ciatti

Niccolò Ciatti viene ucciso nella notte tra l'11 e il 12 agosto 2017 a Lloret de Mar in Spagna. Ha solo 22 anni ed è in vacanza con alcuni amici e quella è la loro ultima sera in Spagna. Ciatti è vittima di un violento pestaggio scattato sulla pista da ballo della discoteca "St Trop". Viene colpito da un altro ragazzo con un violentissimo calcio alla test, cade a terra privo di sensi. Muore in ospedale alcune ore dopo. 

Processi in Italia e Spagna per la morte di Niccolò Ciatti

Italia e Spagna non trovano un accordo sulla giurisdizione e si aprono due processi. L'assassino, secondo due sentenze iberiche, è Rassoul Bissoultanov, 29enne ceceno figlio di rifugiati politici. Lui, esperto d Mma per la giustizia spagnola ha colpito Ciatti durante una lite scoppiata. di fatto, senza motivo.

Il 3 giugno 2022 Rassoul Bissoultanov viene condannato a15 anni, il minimo previsto dalla legge. Gli  avvocati spagnoli della famiglia Ciatti fanno ricorso alla Cassazione per continuare a chiedere una condanna più pesante. Bissoultanov riesce però a fare perdere le proprie tracce ed è ricercato. In Spagna non è possibile il processo a un latitante né in contumacia e il processo di appello è bloccato. 

Il processo in Italia invece procede. Davanti ai giudici della Corte d'Assise di Roma viene anche mostrato il video del terribile pestaggio e i consulenti della Procura di Roma sentiti in aula dicono che Ciatti è stato ucciso con tecniche tipiche delle arti marziali, della lotta Mma.

Per il pm Erminio Amelio l'omicidio di Ciatti è stato commesso in pochi istanti ed è stato connotato dalla crudeltà: "Un crimine tremendo a cui hanno assistito molte persone, tra cui gli amici della vittima. Uccidere ha un significato ampio, può succedere in un incidente in auto o sul lavoro, Niccolò invece è stato ammazzato, assassinato, gli è stata tolta la vita in maniera crudele". ''Bissoultanov  - le parole del pm - voleva uccidere Niccolò e l'ha ucciso. Era imbestialito, come un toro impazzito, aveva braccia enormi". E poi la citazione del caso di Willy Monteiro,''colpito mentre era a terra, con tecniche di arti marziali, un delitto per il quale i fratelli Bianchi sono stati condannati all'ergastolo''. Da qui la richiesta della massima pena.

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