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Martedì, 23 Aprile 2024
La confessione

Omicidio Pierpaolo Panzieri, il killer: "Me lo ha ordinato Jahvé"

Di fronte al gip e al pm, l'omicida ha rivendicato il gesto. "Chiederemo la perizia psichiatrica" ha detto l'avvocato

"Ho obbedito alla voce di Jahvè che colpisce implacabilmente chi ha peccato". È quello che ha detto nelle quattro ore di interrogatorio Michael Alessandrini, il 30enne arrestato con l'accusa di aver ucciso l'amico Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso il 20 febbraio scorso a Pesaro.

Di fronte al gip Antonella Marrone e al pm Silvia Cecchi, ha ribadito di aver ucciso perchè glielo dicevano delle voci, rivendicando il gesto. E lui, sempre nel suo racconto, ha sferrato le coltellate al suo amico, dopo la cena, in un momento in cui gli aveva dato le spalle. Lo ha ucciso perché, a suo dire, Panzieri era "moralmente colpevole", senza però specificare di cosa.

"Andremo a chiedere per volontà credo unanime delle parti una perizia psichiatrica perché è chiaro che siamo di fronte a una situazione mentale da analizzare da parte dei medici - dice l'avvocato difensore Salvatore Asole -. Alessandrini è consapevole di quello che ha fatto e non indietreggia sui motivi spirituali del suo gesto che aveva già espresso in Romania al momento della cattura. Il fatto poi di esser fuggito verso l'Ucraina nasce dal suo desiderio di andare nel Paese in guerra, convinzione maturata ben prima i fatti. Ora attendiamo la decisione del gip sulla convalida e poi chiederemo un incidente probatorio per sottoporre Alessandrini a perizia psichiatrica".

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