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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pierpaolo Panzieri, parla la mamma del killer Michael Alessandrini: "Mi vergogno di lui"

A parlare è la madre dell 30enne accusato di aver ucciso l'amico d'infanzia a Pesaro e arrestato in Romania: "Non so se amerò più mio figlio, deve pagare. Piero era l'unico che cercava di farlo ragionare, era un ragazzo buono, di cuore"

"Ho sensazioni contrastanti dentro di me. Non so se amerò più mio figlio, se non lo amerò. Deve pagare per quello che ha fatto". A parlare è Silvia, la madre di Michael Alessandrini, il ragazzo di 30 anni accusato dell'omicidio di Pierpaolo Panzieri, suo amico d'infanzia, ucciso con diverse coltellate nel suo appartamento di Pesaro. La donna, ospite de "La Vita in Diretta", programma in onda su Rai1, ha parlato del suo stato d'animo: "Mi vergogno di lui e sono combattuta se vorrò mai più rivederlo. Deve pagare fino in fondo per quello che ha fatto. Me l‘hanno detto all’età di un anno e mezzo che soffriva di deficit cognitivi. Ma noi della famiglia non abbiamo colpe. Se potessi morire al posto di Pierpaolo lo farei. Era l’unico amico che cercava di aiutarlo".

"Ultimamente beveva quando stava male perché psicologicamente non era a posto - ha confessato la donna - a un anno e mezzo l’ho portato in ospedale e mi hanno fatto un referto con ‘paziente affetto da turbe affettivo-relazionali’, questo ragazzo è nato bacato… è capitato a me, vorrei che non capitasse a nessuno una cosa del genere. Le maestre dicevano che era una mosca bianca, all’inizio pensavo: perché le mosche devono essere tutte nere? Ma adesso dico che magari fosse stato una mosca nera come tutti gli altri".

La donna ha poi dedicato un pensiero alla vittima: "Siamo tutti vittime. Pierpaolo era l’unico che cercava di farlo ragionare, un ragazzo di cuore, buono, che per la sua bontà ci ha rimesso la vita. Se potessi morire io al posto suo lo farei. Ho bisogno solo di chiudermi in una bolla per continuare a vivere e a fare tutti i giorni i conti con questa sofferenza che ho, con questo senso di colpa che ho, con questo combattimento che ho tra il voler vedere mio figlio se torna, non torna e come sta o non volerlo più. Mi vergogno anche da una parte perché l’ho messo al mondo, purtroppo".

Il 30enne Alessandrini è stato fermato in Romania con l'accusa di omicidio, mentre davanti alla Corte d'appello di Timisoara ha ricevuto anche la notifica del mandato di cattura internazionale per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e da crudeltà. Nel frattempo la magistratura di Pesaro ne ha chiesto l'estradizione.

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