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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Alessandria

L'omicidio di Pietro Beccuti: ucciso e dato alle fiamme dal figlio Guglielmo

Il giovane, 23 anni, ha confessato di aver ammazzato il padre a Casale Monferrato. Ma il movente del tragico fatto di sangue resta un gigantesco punto di domanda

La confessione è stata piena, totale. Per capire le ragioni di una violenza così feroce servirà però tempo. Pietro (conosciuto anche come Paolo, scrivono i giornali locali) Beccuti, 61 anni, è stato ucciso e poi bruciato per cercare di cancellare ogni traccia. Ieri a Casale Monferrato, nell'Alessandrino, la polizia aveva trovato il cadavere carbonizzato. Sono bastate dodici ore, forse meno, agli inquirenti per arrivare alla soluzione del giallo. L'omicida è il figlio di 23 anni, Guglielmo Beccuti: è stato fermato per omicidio volontario e distruzione di cadavere.

L'allarme era stato lanciato dalla moglie, con cui Pietro Beccuti condivideva la villa anche dopo la separazione, nella notte tra domenica a lunedì: il figlio si era allontanato in stato confusionale. Poi la macabra scoperta, i resti di un rogo nel giardino della grande villa. L'esame più approfondito ha permesso di verificare 
l'esistenza di alcuni resti che, da successivo esame medico legale, venivano attribuiti a parti di un corpo umano.

Gli inquirenti hanno immediatamente stretto il cerchio, i sospetti si sono concentrati sulla famiglia della vittima. La scientifica ha presto certificato come non ci fossero segni di effrazione o di lotta.

Quando il giovane è stato trovato nelle campagne, l'hanno accompagnato al locale commissariato. Qualche incongruenza, frasi sconnesse. Poi ha reso "piena confessione del delitto". Il movente resta un gigantesco punto di domanda. Cosa può scatenare una furia così feroce contro un genitore, al punto da tentare persino di bruciarne i resti? Le indagini proseguono, è stata sentita a lungo anche la madre del fermato e moglie della vittima. 

Elementi utili giungeranno dall'autopsia, il delitto sarebbe probabilmente avvenuto nel pomeriggio di domenica: si capirà solo così come è stato ucciso Pietro Beccuti, il cui profilo Facebook racconta la vita di un uomo di cultura, con numerosi riferimenti letterari e la passione per i libri antichi. E' di una settimana fa il suo ultimo post: "La prima buona notizia in un orribile 2020 laddove rispetto al resto il Covid-19 e' puntura di zanzara - scriveva -. Dal 2 settembre in libreria la traduzione integrale de L' Anatomia della Malinconia di Robert Burton", saggista inglese vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento. "A breve sulla mia scrivania, da qui alla fine del bisesto avrò uno strumento in più per affrontare la tempesta". 

Guglielmo Beccuti è stato trasferito alla Casa Circondariale di Vercelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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