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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il retroscena

Robert Trajkovic: il 17enne strangolato con un laccio

I primi retroscena parlano di una ragazza contesa ma è troppo presto per poter avere il quadro completo della vicenda

Robert Trajkovic, il minorenne il cui cadavere è stato rinvenuto nel vano scale di via Rittmayer 13 nella tarda serata di ieri 8 gennaio, è stato strangolato con un laccio al collo. A confermarlo è il comunicato della Procura della Repubblica e le parole del presunto omicida, un ventenne di origini marocchine che durante l'interrogatorio condotto dai carabinieri avrebbe confessato. Durante la prima fase dell'interrogatorio in caserma (ieri nella tarda serata) il giovane è andato in escandescenze ed è stato trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Cattinara, dove è stato piantonato dai militari dell'Arma. Secondo prime indiscrezioni tutte da confermare, l'omicidio si sarebbe consumato per ragioni sentimentali. Una ragazza contesa dai due, più precisamente.  

Sequestrati i cassonetti

Nella serata di ieri sul posto sono giunti i carabinieri e la scientifica, oltre al medico legale Fulvio Costantinides e il pubblico ministero Lucia Baldovin. Nel sottoscala (accessibile o dall'entrata principale o dal parcheggio sotterraneo) è stata rinvenuta una macchia di sangue, vicino ad un vano magazzino utilizzato dalla ditta di pulizie. In via Rittmayer i carabinieri hanno posto sotto sequestro i bidoni dell'umido e i cassonetti delle immondizie, portati nel magazzino di via Cosulich ed ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Va fatta luce ancora su alcuni elementi poco chiari. Sembrerebbe che Robert sia stato vittima di un'imboscata, tesa dal ragazzo di origini marocchine e da un complice. 

A Cattinara la giovane ragazza

Il giovane di origini marocchine, dopo essere stato portato a Cattinara è stato riportato in caserma dai carabinieri e poi al carcere di via Coroneo. A fine giornata, secondo quanto comunicato dai carabinieri a TriestePrima, si dovrebbero ottenere elementi in più. Il 118 è stato interessato dalla richiesta di soccorso da parte della famiglia della giovane ragazza, sotto shock per l'accaduto. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa diramato dal Procuratore capo Antonio De Nicolo. 

Il comunicato

Nella notte fra il 7 e l’8 gennaio nel sottoscala di un edificio adibito ad affittacamere è avvenuto l’omicidio di un diciassettenne, morto per strangolamento operato mediante un laccio stretto al collo. Le investigazioni, avviate nel pomeriggio di ieri dal Nucleo Operativo dei Carabinieri subito dopo il rinvenimento del corpo senza vita e coordinate dal Sostituito Procuratore dott.ssa Lucia Baldovin, hanno consentito d’identificare ben presto il presunto autore del fatto, un ventunenne residente da tempo a Trieste. L’interrogatorio immediatamente disposto dal magistrato non ha potuto svolgersi subito perché il giovane ha accusato un malore, sicché è avvenuto nella mattina di oggi domenica 9, dopo la dimissione dell’indagato dall’ospedale.

All’esito, è stato disposto il fermo del giovane, che è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Lunedì la Procura di Trieste aprirà formalmente il fascicolo delle indagini preliminari, iscrivendo il reato di omicidio volontario. Le investigazioni verranno sviluppate nei prossimi giorni e comprenderanno pure l’audizione di tutti coloro che potranno fornire informazioni utili per fare piena luce sul grave fatto di sangue. Ben presto verrà eseguita pure l’autopsia, affidata al medico legale Fulvio Costantinides, il quale ha già svolto i necessari rilievi sul luogo dell’omicidio. Infine, non va dimenticato che l’indagine è appena iniziata e che la posizione del soggetto indagato è tutelata dalla presunzione d’innocenza di rilievo costituzionale.

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