Troppi morti sulle strade, fino a 12 anni per chi uccide alla guida
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Tremila morti ogni anno, così non si può andare avanti". Ecco cosa ha in mente il governo
Il governo vuole accelerare sull'approvazione del reato di omicidio stradale "perchè non si può andare avanti in questo modo: noi abbiamo un intero paese che si spopola ogni anno, 3mila morti. È meno della metà di quanto accadeva all'inizio dello scorso decennio, ma 3mila morti sono troppi e così non si può andare avanti. Ora basta: omicidio stradale, anche con pene molto alte, e ergastolo della patente. Mai più al volante chi ha guidato in certe condizioni".
Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, intervistato dal Tg5, nel giorno in cui le associazioni delle vittime degli incidenti stradali protestano in varie città italiane per chiedere al governo un'accelerazione sull'introduzione del reato di omicidio stradale.
La nuova legge, ha spiegato il titolare del Viminale, prevede in particolare il "rafforzamento della punibilità di chi guida in certe condizioni. Fin qui si è lavorato sui reati esistenti, ma l'idea è costruire una fattispecie nuova e autonoma che abbia una maggiore capacità sanzionatoria e un maggiore impatto dal punto di vista della deterrenza, per indurre chi è al volante ad avere un maggiore timore della pena".
"Facciamo un lavoro straordinario con la polizia stradale, ma la prevenzione si ferma di fronte alla irresponsabilità di certi automobilisti", ha concluso Alfano.
Oltre all'ergastolo della patente due sono i reati su cui dovrà esprimersi il parlamento: "omicidio stradale" e "lesioni personali stradali". Il primo prevederà la pena della reclusione da 5 a 12 anni per chi provoca la morte di una persona "ponendosi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o dopo assunzione di sostanze stupefacenti".
Se l’investitore si dimostrasse lucido, ma comunque avesse proceduto a una velocità doppia del consentito, la pena sarebbe da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena potrà essere aumentata fino al triplo e comunque non oltre il massimo di 18 anni. Per le lesioni stradali permanenti si rischierà inveve una pena che va da 6 mesi a 2 anni quando il guidatore non fosse sobrio o lucido.
