Delitto di Pordenone, il mistero sull'identikit del killer
L'identikit dell'assassino di Teresa e Trifone si è rivelato essere un falso. Ma perché allora è stato divulgato? Le ipotesi sono suggestive
L'uomo che ha ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone non è quello disegnato nell'identikit diffuso dagli inquirenti pochi giorni fa. Il volto del killer era stato disegnato in base a numerose segnalazioni dei residenti. A riportare la notizia era stato il Gazzettino citando fonti di "ambienti investigativi". Ma negli ultimi giorni il sospetto che non fosse quello il vero identikit dell'assassino è diventato ormai una certezza.
La domanda che ci si pone - rilanciata anche ieri da Quarto Grado - è perché gli inquirenti abbiano sentito la necessità di diffondere un identikit pur sapendo che non corrispondeva all’assassino di Teresa Costanza e Trifone Ragone.
Secondo Panorama le piste sono due. La prima è che la Procura stia brancolando nel buio, e l'identikit sia "sfuggito" di mano agli inquirenti che lo hanno divulgato senza esserne a conoscenza.
La seconda è invece più suggestiva, ma altrettanto plausibile: gli inquirenti potrebbero aver individuato il potenziale assassino e con questo messaggio sbagliato recapitato a mezzo stampa "è come se avessero voluto tranquillizzarlo nell’attesa di una mossa sbagliata". Insomma, una tattica di depistaggio in piena regola, peraltro non nuova im ambienti investigativi.