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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Roma

Omicidio Vannini, pena ridotta in appello: urla dei familiari in aula

Marco Vannini è stato ucciso da un colpo di pistola il 18 maggio del 2015 mentre si trovava a casa della fidanzata a Ladispoli. Oggi i giudici della Corte d'Assise hanno emesso la sentenza d'Appello

Pena ridotta da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli accusato di omicidio colposo: questa la decisione dei giudici della Corte d'Assise d'Appello nella sentenza del processo per la morte di Marco Vannini. Confermate, invece, le condanne a tre anni per i due figli di Ciontoli, Martina e Federico e per la moglie Maria Pezzillo.

La sentenza di 5 anni per Antonio Ciontoli è stata accolta con incredulità e disappunto dalla famiglia di Marco Vannini.

Omicidio Vannini, dal colpo di pistola alla sentenza d'appello: cosa è successo

Alla lettura della sentenza in aula è esplosa la protesta dei familiari e degli amici presenti che hanno urlato "è una vergogna, venduti, è uno schifo, strappiamo il certificato elettorale" prima di essere allontanati dall'aula della Corte d'Appello. Il presidente Andrea Calabria ha alzato il tono: "Rischiate l'accusa di interruzione di pubblico servizio. Non si può interrompere la lettura di una sentenza".

"La vita di Marco non può valere cinque anni - ha detto il padre della vittima - Dove sta la Legge? Aveva il futuro davanti".

Omicidio Vannini, la lettura della sentenza d'appello in un video dell'agenzia Dire

Il processo per l'omicidio di Marco Vannini

Marco Vannini era stato ucciso da un colpo di pistola il 18 maggio del 2015 mentre si trovava a casa della fidanzata a Ladispoli. Il Procuratore generale a gennaio aveva chiesto di condannare l'intera famiglia di Antonio Ciontoli, padre della fidanzata di Marco Vannini, a 14 anni per l'omicidio del ventenne di Cerveteri.

Il 18 aprile scorso il processo di primo grado si era chiuso con la condanna del capofamiglia a 14 anni. Il pubblico ministero Alessandra D'Amore aveva sollecitato una pena a 21 anni di carcere per Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina Militare. La moglie di Ciontoli, Maria Pezzillo, e i due figli, Martina e Federico erano stati condannati a 3 anni.

La fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, era stata assolta dall'accusa di omissione di soccorso.

Presentati due ricorsi per chiedere sconto della pena

Dopo la sentenza di primo grado lo scorso maggio più di diecimila persone si erano radunate a Cerveteri per partecipare alla fiaccolata organizzata dalla famiglia Vannini per chiedere verità e giustizia per il figlio Marco, nel terzo anniversario della tragica morte.

"Uno Stato che consente di uccidere un suo ragazzo senza che di fatto i suoi assassini vengano puniti non è uno Stato di diritto ma è uno Stato in cui la giustizia oramai è morta e le Istituzioni non sono più un riferimento credibile per i cittadini". Così in una nota il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, commenta la sentenza di Appello del processo per la morte di Marco Vannini, che ribalta tutte le condanne emesse in primo grado.

"Spiace dirlo da uomo delle Istituzioni ma il caso di Marco ha scosso tutta la nostra comunità, per l'evento truce e infame che ha portato alla morte di questo giovane ragazzo. Da sindaco mi sento di dire che oggi provo un senso di vergogna nell'indossare la fascia tricolore in rappresentanza di uno Stato che non tutela i cittadini e che lascia impuniti gli assassini di Marco. Metterò le bandiere della nostra città a lutto e invito i sindaci di tutta Italia a farlo in rispetto di Marco Vannini e dei tantissimi che come lui hanno perso la vita senza che lo Stato italiano gli riconoscesse giustizia".

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