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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio Varani, "Al festino ha partecipato anche un soldato"

Come riporta il Corriere della Sera, in casa quella sera c'era anche un quarto uomo, un soldato che ha partecipato al festino. Ma nell'appartamento di Foffo sono passate anche altre persone

ROMA - Spuntano nuove rivelazioni sull'omicidio di Luca Varani. Ci sarebbe un quarto uomo, un militare che avrebbe partecipato al festino a base di droga e alcol in casa di  Manuel Foffo al Collatino. Lo scrive Rinaldo Frignani sul Corriere della Sera. In quella casa, infatti, sarebbero "transitate" in tutto sette persone: i due killer Foffo e Marc Prato, la giovane vittima, più uno spacciatore albanese, un romano residente a Milano (già interrogato nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo), un militare memorizzato sul telefonino di Foffo come "Alex Tiburtina" e un'altra persona non ancora identificata. I carabinieri cercano anche una ragazza bionda di 25 anni, che venerdì mattina è stata vista parlare con Varani sul treno Viterbo-Roma.

IL RACCONTO DI PRATO - "Mercoledì abbiamo usato altra cocaina - ha aggiunto Prato - e abbiamo chiamato Alex: ho avuto rapporti anche con lui ed è andato via giovedì mattina". "Non avevamo l'idea di nessuno omicidio, non se n'era mai parlato nei nostri deliri. Lui (Manuel) voleva che diventassi la sua bambolina, aveva anche il desiderio di uccidere il padre. Quando aveva questi deliri, io cercavo una terza persona", riporta il Corsera. I due sono usciti quindi per cercare una "marchetta" ma non hanno trovato nessuno. "Non siamo andati in giro per uccidere. Non lo volevamo". Dopo essere tornati a casa all'alba di venerdì mattina, i due hanno chiamato Luca Varani. Quando il giovane è arrivato, Prato gli ha aperto la porta vestito da donna. 

Io e Luca abbiamo iniziato a fare sesso e Manuel assisteva. Lui ha bevuto il drink e ha iniziato a stare male, è crollato. Lo abbiamo messo sul letto e Manuel mi ha detto «strozzalo», io ho provato, ma Luca si è ripreso, mi ha scansato e non sono riuscito a fermarlo e a quel punto Manuel è impazzito è andato in cucina, ha preso un martello e ha cominciato a colpirlo, ho cercato di calmarlo inutilmente. Poi ha preso un coltello, e lo ha colpito ancora ma Luca non moriva: aveva tanta voglia di vivere ma soffriva tanto

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