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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Colleferro: tre arrestati restano in carcere, uno va ai domiciliari

Il gip di Velletri ha convalidato l’arresto per concorso in omicidio preterintenzionale per i fratelli Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia: quest'ultimo ha ottenuto la detenzione domiciliare

Rimangono in carcere tre dei quattro giovani arrestati, con l'accusa di concorso in omicidio preterintenzionale, per la morte di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di 21 anni ucciso in seguito a un pestaggio a calci e pugni a Colleferro, ai Castelli Romani, nella notte tra sabato e domenica. Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli restano in carcere mentre Francesco Belleggia va agli arresti domiciliari. La decisione del gip di Velletri arriva dopo l'interrogatorio di ieri nel carcere di Rebibbia.

Marco e Gabriele Bianchi respingono le accuse davanti al giudice per le indagini preliminari, e lo fanno anche Francesco Belleggia e Mario Pincarelli: una fotografia che sarebbe agli atti del pubblico ministero li pone sulla scena nel momento della morte di Monteiro Duarte. 

Le indagini proseguono: ci sono sei testimoni oculari, ognuno di loto ha fornito agli inquirenti la sua versione dei fatti. I carabinieri cercano ulteriori riscontri nei telefoni e negli effetti personali.

Antonietta Di Tullio: "Se penso alla mamma di Willy sto male"

"Nessun genitore può sopportare un dolore simile". A pronunciare queste parole è Antonietta Di Tullio, madre dei due fratelli arrestati poche ore dopo il brutale pestaggio: "Il primo pensiero al mattino di chi è genitore - ha spiegato la donna in un'intervista al Corriere della Sera - è incrociare il viso del figlio e nessuno al mondo merita una simile atrocità. Se penso alla mamma di Willy sto male. Vorrei darle tutto il mio cordoglio, mandarle un abbraccio, ma a che servono le parole? So che la sua vita è distrutta e niente sarà più come prima".

La madre dei due giovani aggiunge anche: "Se hanno sbagliato devono pagare, ma non giudicateli da una semplice foto".

Sulle denunce per rissa la madre replica: "Non sto dicendo che non è vero: hanno fatto a botte ma con gente come loro, adulti. Quella sera erano lì da pacieri, non se la sarebbero mai presa con un ragazzino". E sui commenti sui social Antonietta Di Tullio dichiara: "Ci hanno infangato e umiliato. Se la sono presa con i miei nipoti, gli altri figli, ma come si fa? Non sono una cattiva madre in paese mi conoscono, chiedete a chiunque. I miei figli li ho educati al rispetto, al sacrificio e alla solidarietà da quando li svegliavo all'alba per non lasciare solo mio marito che accompagnava il maggiore a Marino per studiare. Abbiamo fatto tanti sacrifici e oggi siamo distrutti anche noi. Non ci riprenderemo più".

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