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Giovedì, 25 Aprile 2024
Proteste

Alcoa, gli operai: "Dormiremo fuori dai cancelli finché non si riapriranno"

Ricomincia la prostesta dei cassantegrati Alcoa di Portovesme, in Sardegna. Armati di Gazebo e tende hanno deciso di stabilirsi davanti i cancelli a oltranza

Riesplode la protesta davanti ai cancelli dello stabilimento fermo dell'Alcoa di Portvesme, in Sardegna. Armati di tende e gazebo ci sono un gruppo di dipendenti in cassa integrazione che ha deciso di rimanere nell'aiuola davanti all'ingresso dell'azienda Sulcis Iglesiente.

“Staremo qui accampati finché non si farà chiarezza sulla nostra vertenza, da troppo tempo ferma” ci spiega Pierpaolo Gai, lavoratore e delegato Fiom-Cgil. Da tempo infatti gli operai Alcoa e quelli che lavoravano nell’azienda attraverso gli appalti non hanno notizie sul loro futuro.

L’azienda ha cessato la produzione oramai da tempo e gli impianti sono spenti. Chi lavorava nella fabbrica è in cassa integrazione e lo sarà fino al 31 gennaio e dopo tale data dovrebbe passare in mobilità. Chi invece lavorava in azienda per conto delle ditte in appalto non riceve il contributo della cig dal 31 dicembre.

Per tutte queste ragioni gli operai hanno deciso di tornare davanti ai cancelli. Hanno già passato una notte accampati e vi rimarranno: “Aspettiamo che Regione Sardegna e governo Renzi ci convochino per spiegarci a che punto sono le trattative per la compravendita dello stabilimento. Vogliamo che Alcoa ricominci la produzione, vogliamo tornare a lavoro e mantenerlo. Per farlo lo stabilimento deve essere competitivo” continua Gai.

Intanto Alcoa ha garantito le manuntenzioni dello stabilimento fino al 31 giugno, con 60 operai a lavoro in modo tale che per un’eventuale ripartenza si possa riavviare. L’azienda infatti aveva avviato una trattativa con Klesh che sembrava dover acquisire lo stabilimento che prima dello stop si occupava della produzione di alluminio.

“C’è molta determinazione da parte nostra. Molti colleghi stanno aderendo e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori iniziative per fare pressione politica. Il nuovo consiglio regionale si è insediato da due mesi e ancora non si è mosso. A livello nazionale ci sono stati dei provvedimenti ma solo per chi lavora già. Il vero problema però sono coloro che il lavoro lo hanno perso o sono sul punto di perderlo” conclude Gai.

 

Alcoa: presidio permanente dei cassintegrati | Foto di Pierpaolo Gai

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