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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso / Taranto

L'operaio ex Ilva licenziato per un post sulla fiction con la Ferilli è stato reintegrato

La decisione del giudice del lavoro di Taranto, che ha reintegrato Riccardo Cristello licenziato per aver condiviso un post su Facebook che secondo ArcelorMittal ledeva l'immagine dell'azienda e dei suoi dirigenti

Il giudice del lavoro del Tribunale di Taranto ha reintegrato nell'ex Ilva Riccardo Cristello, l’operaio licenziato per aver condiviso un post su Facebook sulla fiction "Svegliati Amore Mio", di cui è protagonista Sabrina Ferilli. A renderlo noto l'Unione Sindacale di Base, che si era mobilitata fin da subito a fianco del lavoratore, il quale aveva ricevuto anche numerose attestazioni di solidarietà, a partire dai registi e dagli attori della fiction. Cristello è stato assistito dall'avvocato Mario Soggia. "Giustizia è fatta, Riccardo Cristello è stato reintegrato", ha scritto su Facebook Franco Rizzo, coordinatore dell'Usb Taranto. 

Il giudice ha ordinato ad Acciaierie d'Italia il reintegro del lavoratore sulla base del fatto che, secondo la sentenza citata da Usb, "la sceneggiatura della serie tv in parola riecheggi una vicenda temporalmente collocata agli inizi degli anni 2000 e che la gestione del centro siderurgico di Taranto sia stata nel tempo affidata ad una pluralità di soggetti giuridici e soltanto a far data dall’anno 2018 ad ArcelorMittal s.p.a., oggi Acciaierie Italia s.p.a. Al contempo, vi è prova documentale delle recenti pubblicazioni di ricerche scientifiche sulla maggiore incidenza delle malattie oncologiche nella popolazione minorile tarantina, delle inchieste giudiziarie condotte dalla Procura della Repubblica di Taranto nei confronti delle 'vecchie gestioni dello stabilimento', nonché delle manifestazioni di denuncia dei decessi in età pediatrica a causa di tumori, più volte organizzate nella città ionica". Il giudice del lavoro ha così escluso il riferimento del post all'attuale gestione dell’acciaieria che fa capo ad Arcelor Mittal, dice l'Usb, specificando che sulla base di ciò il tribunale ha accolto “il ricorso proposto, con atto depositato in data 4.5.2021, da Cristello Riccardo nei confronti di Acciaierie d’Italia s.p.a. e annulla il licenziamento intimato allo stesso Cristello in data 7 aprile 2021; condanna Acciaierie d’Italia s.p.a. alla reintegrazione del Cristello nel posto di lavoro occupato fino alla data del licenziamento; condanna Acciaierie d’Italia s.p.a. al risarcimento del danno mediante il pagamento in favore del Cristello di un’indennità pari alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello della effettiva reintegrazione".

"Aspettavo questa notizia da quattro mesi. Bella per me e per la mia famiglia, e per tutti coloro che ancora credono nella giustizia", ha commentato Cristello. "Ringrazio il giudice per la sensibilità e l’obiettività mostrate nell’interpretare i fatti. Un ringraziamento particolare al sindacato che mi ha supportato, l’unico che ha saputo fornirmi aiuto non solo per risolvere la vertenza sindacale, ma anche a livello umano. Stesso discorso per l'avvocato Mario Soggia, che ha fatto uno straordinario lavoro. Ricordo e ringrazio in questo momento anche i produttori e gli attori della fiction che si sono immedesimati nella mia situazione e non mi hanno fatto mancare il loro appoggio - ha concluso - È una giornata che non so descrivere, piena di gioia, nella speranza che possa essere un punto di arrivo, e non l’inizio di nuove battaglie".

Il caso di Riccardo Cristello

La scorsa primavera Cristello era stato sospeso insieme ad un collega dopo che entrambi avevano condiviso su Facebook un post che invitava a vedere la fiction di Canale 5, "Svegliati amore mio", con Sabrina Ferilli: pur senza fare alcun riferimento esplicito né a Taranto né all'ex Ilva, nella fiction si raccontavano il dramma di una famiglia con una figlia malata di leucemia e la questione dell'inquinamento ambientale legato all'industria siderurgica.

Cristello e un altro lavoratore di ArcelorMittarl erano stati sospesi perché secondo l'azienda quel post avrebbe messo in cattiva luce la gestione dello stabilimento, ledendo l'immagine della stessa azienda e dei suoi dirigenti. L'altro collega si scusò e dopo una sospensione di cinque giorni fu reintegrato al lavoro. Cristello invece decise di non chiedere scusa. Dopo aver partecipato insieme al legale a un incontro con il direttore del personale, Cristello disse: "Non c'è da chiedere scusa perché non ho offeso nessuno, non è mai stata mia intenzione e l'ho ribadito". Cristello aveva poi impugnato il licenziamento messo in atto dall'azienda. Ora la decisione del giudice del lavoro.

Per Cristello si erano mobilitati oltre che ai protagonisti e agli autori della fiction – da Sabina Ferilli a Simona Izzo e Ricky Tognazzi -  e diversi esponenti politici e istituzionali. Sabrina Ferilli si era anche offerta di pagare le spese legali.

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