Tangenti per ottenere appalti pubblici, scatta (per la prima volta) la "spazzacorrotti"
A fare partire le indagini della polizia è stato un costruttore che ha denunciato la richiesta di una "mazzetta" per la ristrutturazione di una scuola elementare
Con i 14 arresti eseguiti all'alba di oggi a Palermo scatta per la prima volta la legge 'Spazzacorrotti' introdotta di recente in Italia. Nel capoluogo siciliano sono stati fermati 4 funzionari del Provveditorato opere pubbliche, mentre per otto imprenditori la legge prevede il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per almeno un anno.
Imprenditore si rifiuta di pagare tangente: 14 in manette
A fare scattare l'indagine è la denuncia di un imprenditore, che si è rifiutato di pagare la tangente per la ristrutturazione edile di una scuola elementare nella provincia di Palermo.
Come scoperto dall'inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Sergio Demontis, gli imprenditori pagavano tangenti che corrispondevano al 2-3% del valore del finanziamento. Attraverso spese fittizie l'imprenditore riusciva a recuperare quanto speso per la mazzetta.
Appalti truccati al Provveditorato lavori pubblici, arrestati quattro funzionari
Indagini #SquadraMobile Palermo portano alla luce vasto giro di tangenti per ottenere appalti pubblici.
— Polizia di Stato (@poliziadistato) 7 maggio 2019
Coinvolti mprenditori e funzionari pubblica amministrazione che dovranno rispondere a vario titolo di corruzione, falso in atti pubblici e truffa aggravata a danni dello Stato pic.twitter.com/WLmDlZMrL9
Cosa prevede la "spazzacorrotti"
"È stata ricostruita una prassi illecita che riguardava diversi appalti, in particolare per ristrutturazioni di edifici pubblici, da scuole a caserme e alloggi di servizio" spiega il capo della Squadra mobile di Palermo Rodolfo Ruperti. "Il meccanismo costruttivo - dice Ruperti- avveniva tra l'imprenditore e il pubblico funzionario che era predisposto al suo controllo".