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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Panama Papers, Barbara D'Urso e Carlo Verdone negano tutto

I loro nomi nella lista dello scandalo dei conti segreti all'estero, ma entrambi tramite i loro legali hanno fatto sapere di essere estranei ai fatti

Gli italiani coinvolti nello scandalo Panama Papers subiranno accertamenti. Lo ha detto il viceministro all'Economia Enrico Zanetti, ospite a "24Mattino" su Radio 24. E mentre filtrano i nomi dei vip che avrebbero nascosto i loro patrimoni in qualche paradiso fiscale, arriva immediata la replica di Carlo Verdone tramite i suoi legali: "Carlo Verdone non è titolare di nessun conto o proprietà all'estero, neanche per interposta persona". 

Il nome di Carlo Verdone, si legge nel comunicato, è stato inserito nell'articolo de "L'Espresso" sui fatti di Panama dopo che il giornalista aveva chiesto, anticipatamente, al suo legale avvocato Felice d'Alfonso del Sordo un previo commento sulla notizia che sarebbe uscita. Affermava il giornalista, Stefano Vergine, che la notizia era basata su documenti: di essi tuttavia è stata negata la visione, benché richiesta dal legale. 

"Pertanto è ignoto su quali fatti e circostanze l'articolista si sia basato - si legge ancora nella nota - e finché i documenti non saranno mostrati anche agli altri professionisti incaricati (Avvocati Antonio Conte e Tognozzi), l'accostamento di Carlo Verdone ai fatti pubblicati su L'Espresso non è e non sarà credibile, anche perché Carlo Verdone non è titolare di nessun conto o proprietà all'estero, neanche per interposta persona. Naturalmente Carlo Verdone tutelerà la propria rispettabilità in tutte le sedi giudiziarie". 

Travolta dallo scandalo anche Barbara D'Urso, per qualche tempo amministratrice della società offshore "Melrose Street Ltd", sempre secondo quanto riportato da "L'Espresso", con sede alle Isole Seychelles. Lo studio legale della famosa presentatrice chiarisce: "La società delle Seychelles era stata aperta per gestire un'operazione immobiliare in Costa Azzurra. Tuttavia, come spiegano gli avvocati, l'operazione non si è mai concretizzata e la società è stata chiusa".

E in merito alla bufera finanziaria il Governo, intanto, ha già parlato di sanzioni "pesanti". "Chi fosse stato a Panama per nascondere patrimoni e non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale né la Voluntary disclosure - ha detto Zanetti - sarà sottoposto ad accertamenti. Le sanzioni sono molto pesanti. Ed è bene che sia così". E sempre riguardo ai paradisi fiscali, Zanetti ha concluso affermando che "come Governo stiamo rendendo sempre più difficile usare i paradisi fiscali, anche se è impossibile impedirlo del tutto". 

Nel frattempo Panama ha fatto sapere che intende creare un panel internazionale per contribuire al miglioramento della trasparenza nella sua industria finanziaria offshore. "Il governo di Panama, attraverso il nostro ministero degli Esteri, creerà una commissione indipendente di esperti locali e internazionali - ha annunciato il presidente Juan Carlos Varela - Il team di esperti esaminerà le misure esistenti e proprorrà le modalità per aumentare la trasparenza del sistema giudiziario e finanziario del Paese".

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