Il senatore Paolo Romani è indagato per corruzione
Avrebbe ricevuto una mazzetta di 12mila euro
Il senatore Paolo Romani è indagato dalla procura di Bergamo per corruzione. Romani, esponente di Forza Italia per circa trent'anni prima di passare al nuovo partito di Giovanni Toti "Cambiamo", è sospettato di aver ricevuto una tangente da 12 mila euro.
Nell'impianto accusatorio della procura, come riporta La Repubblica, emerge il nome di Romani "da un decreto di perquisizione disposta dal pm Paolo Mandurino, nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sul crac della società di lavoro interinale Maxwork, dichiarata fallita nel giugno 2015, in cui era rimasto coinvolto anche l'ex marito di Valeria Marini, l'imprenditore Giovanni Cottone".
Nel registro degli indagati, sono stati iscritti anche il nome del fondatore dell'azienda Massimiliano Cavaliere, quello del commercialista Placido Sapia e quello dell'ex responsabile amministrativa Giuliana Mila Tassari. Nell'inchiesta sono indagati anche l'ex europarlamentare di Fratelli d'Italia Stefano Maullu e il fratello Antonio Sandro, entrambi accusati di false comunicazioni al pm.
Secondo l'accusa, i tre manager dell'azienda di lavoro interinale Maxwork avrebbero consegnato 12 mila euro in contanti al senatore Romani nel gennaio 2015, come corrispettivo di un "atto contrario ai doveri del suo ufficio". Romani avrebbe ricevuto la somma in un plico chiuso, ritirato dagli uffici della Maxwork da Antonio Sandro Maullu, su incarico di Stefano Maullu.
A confermare la tesi dell'accusa è un'intercettazione audio ambientale da cui risulta il ritiro del plico contenente i 12mila euro da parte di Antonio Sandro Maullu, su richiesta di Romani. Nonostante la fonte di prova, lo scorso 2 marzo i fratelli Maullu hanno negato al pm di essersi recati negli uffici della Maxwork per ritirare un plico e consegnarlo al senatore, rendendo così false dichiarazioni.
Il senatore Romani nega di aver commesso reato. "Siamo stupiti di questa indagine, non si capisce quale sia l'atto contrario ai doveri d'ufficio", ha commentato il legale di Romani, l'avvocato Daniele Giovanni Benedini.
