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Giovedì, 25 Aprile 2024
Chiesa

Il Papa contro il politicamente corretto: "E' il linguaggio della corruzione"

Nuovo attacco di Josè Bergoglio contro i fautori - soprattutto in politica e nel giornalismo - del "socialmente educato": sono "inclini all'ipocrisia". E l'ipocrisia "non è il linguaggio della verità"

I fautori del 'politicamente corretto' vogliono "una verità schiava dei propri interessi". Papa Bergoglio prende spunto dall'episodio evangelico del tributo a Cesare, e della subdola richiesta dei farisei e degli erodiani a Cristo sulla legittimità di quel tributo, per scagliarsi - nemmeno tanto tra le righe - contro la classe dirigente e giornalistica italiana. "I cristiani non debbono usare un linguaggio socialmente educato", incline "all'ipocrisia", ma farsi portavoce della "verità del Vangelo con la stessa trasparenza dei bambini".

Nella messa celebrata questa mattina nella Cappella della Domus Santa Marta, alla presenza anche dei vertici della Rai (la presidente Tarantola e il direttore Generale Gubitosi), Papa Bergoglio non usa mezze parole: "Quando Gesù parla ai suoi discepoli, dice: il vostro parlare sia Si, si! No, no!". L'ipocrisia "non è un linguaggio di verità. Questi - aggiunge riferendosi ai fautori del 'politicamente corretto' - vogliono una verità schiava dei propri interessi". Sono essi stessi vittime, spiega, "dell'idolatria narcisista che li porta a tradire gli altri, li porta agli abusi" di potere su chi ha fiducia in loro.

Quello che sembra un "linguaggio persuasivo", insiste Papa Francesco, porta invece "all'errore, alla menzogna". Questi "cercano di mostrarsi amici", ma è tutto falso perché, spiega il Papa, "questi non amano la verità" ma soltanto se stessi, "e così cercano di ingannare, di coinvolgere l'altro nella loro menzogna, nella loro bugia".

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