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Martedì, 23 Aprile 2024
Lo sfogo

Il papà di Carol Maltesi scrive al killer: "Aspetto che esci dal carcere, anche 30 anni"

Fabio Maltesi in una lettera a Davide Fontana, reo confesso: "Sei un diavolo, un maledetto assassino, hai distrutto la vita del mio angelo. Non credo al pentimento e non perdono"

Fabio Maltesi è un papà distrutto dal dolore. Sulla sua pagina Facebook ricorda spesso la figlia Carol, la 26enne uccisa e fatta a pezzi a Rescaldina, in provincia di Milano. Il cadavere della ragazza è stato tenuto nascosto per più di due mesi dentro un congelatore e poi gettato in alcuni sacchi della spazzatura il 20 marzo in un dirupo a Borno, nel Bresciano. Al suo assassino, il padre di Carol Maltesi scrive un lungo post su Facebook pieno di ira, nel quale promette di vendicare la morte della sua "bambina".

"Perché non ci hai provato con me pezzo di ...? Ti aspetto quando esci dal carcere, anche dopo 30 anni", ha scritto Fabio Maltesi rivolgendosi a Davide Fontana, il vicino di casa della figlia e reo confesso dell'omicidio. Per il papà di Carol è impossibile parlare di perdono. "Nessuna pietà per questo mostro... Diavolo, diavolo maledetto, assassino psicopatico, macellaio schifoso, come ti sei permesso di togliere la vita e torturare il bel viso e il corpo della mia bimba, anche dopo la sua morte", ha scritto ancora l'uomo.

Davide Fontana, 43 anni, bancario, ha confessato l'omicidio e ha detto di essersi pentito. Ma il papà di Carol non gli crede: "Sappi che se un giorno tu dovessi uscire dal carcere, troverai me lì fuori ad aspettarti. Meglio che marcisci in cella".

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