rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
CITTA' DEL VATICANO

Papa Francesco ha abolito l'ergastolo

Bergoglio riforma il codice penale in vigore nello Stato di Città del Vaticano. Pene più severe per i reati contro i minori e il riciclaggio, introdotto il "delitto di tortura"

CITTA' DEL VATICANO - Abolizione dell'ergastolo, sostituito con la pena della reclusione da 30 a 35 anni, pene più severe per i reati contro i minori e il riciclaggio per combattere la pedopornografia e la criminalità transnazionale e organizzata.

Sono le principali novità nell'ambito della riforma del diritto penale in vigore nello Stato Città del Vaticano, voluta da Papa Francesco. Le nuove norme sono state presentate stamattina in una conferenza stampa con Giuseppe Dalla Torre, presidente del Tribunale Vaticano e con padre Federico Lombardi.

Da segnalare "l'introduzione del delitto di tortura e l'ampia definizione della categoria dei delitti contro i minori (es. la vendita, la prostituzione, l'arruolamento e la violenza sessuale in loro danno; la pedopornografia; la detenzione di materiale pedopornografico; gli atti sessuali con minori".

BERGOGLIO NON VA AL CONCERTO: "NON SONO UN PRINCIPE"

Le leggi varate da Francesco con un Motu Proprio sono "in continuità con le azioni intraprese a partire dal 2010 durante il pontificato di Papa Benedetto XVI", che riguardavano in particolare le misure contro il riciclaggio di denaro e il terrorismo internazionale, ma hanno contenuti più ampi, provvedendo all'attuazione di molteplici Convenzioni internazionali, tra le quali possono ricordarsi: le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 contro i crimini di guerra; la Convenzione internazionale del 1965 sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale; la Convenzione del 1984 contro la tortura ed altre pene, o trattamenti crudeli, inumani o degradanti; la Convenzione del 1989 sui diritti del fanciullo ed i suoi Protocolli facoltativi del 2000.

IOR, LA RIVOLUZIONE DI FRANCESCO: DIMESSI DIRETTORE E VICE

"Questi interventi normativi - sottolinea la Sala Stampa della Santa Sede - si collocano nella direzione di un aggiornamento volto a dare maggiore sistematicità e completezza al sistema normativo vaticano".

"IL DENARO NON SERVE PER IL VANGELO; LA GENTE VUOLE TENEREZZA"

"Ai fini della legge penale vaticana - precisa il Motu Proprio di Papa Francesco - sono equiparati ai pubblici ufficiali: i membri, gli officiali e i dipendenti dei vari organismi della Curia Romana e delle Istituzioni a essa collegate; i legati pontifici e il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede; le persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione, nonche' coloro che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo, degli enti direttamente dipendenti dalla Santa Sede e iscritti nel registro delle persone giuridiche canoniche tenuto presso il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; ogni altra persona titolare di un mandato amministrativo o giudiziario nella Santa Sede, a titolo permanente o temporaneo, remunerato o gratuito, qualunque sia il suo livello gerarchico".

LO STORICO VIAGGIO DEL PAPA A LAMPEDUSA

"La giurisdizione - continua il documento - si estende anche alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche derivante da reato, come disciplinata dalle leggi dello Stato della Città del Vaticano". Secondo quanto deciso da Papa Francesco, inoltre, "qualora per lo stesso fatto si proceda in altri Stati, si applicano le norme sul concorso di giurisdizione vigenti nello Stato della Città del Vaticano".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Papa Francesco ha abolito l'ergastolo

Today è in caricamento