Papa Francesco ai parlamentari: "I corrotti non saranno perdonati"
Attacco del Pontefice ai cinquecento parlamentari che hanno seguito la sua messa: "Una classe dirigenziale che si allontana dal popolo scivola nella corruzione. Loro sono fissati nel loro errore"
ROMA - Poco prima di incontrare Obama, smanioso di abbracciarlo, Papa Francesco ha lanciato un nuovo monito alla politica italiana. Durante la messa presso l'Altare della Cattedra di San Pietro davanti a più di cinquecento parlamentari italiani, il Pontefice ha avvisato: una "classe dirigenziale" che si è "allontanata dal popolo", che si è "chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne", diventa "gente dal cuore indurito". Queste persone "da peccatori scivolano in corrotti", ha aggiunto.
Commentando i brani evangelici nell'omelia, Francesco ha fatto riferimento al "popolo di Dio che era solo" mentre i componenti della "classe dirigenziale erano chiusi nelle loro idee, nella loro pastorale, nella loro ideologia. E questa classe non ha sentito la parola di Gesù. Erano chiusi, lontani dal popolo - ha proseguito - e Gesù si commuove guardando il popolo, che definisce 'pecore senza pastore'".
Secondo il pontefice, Gesù "parla con una parola che è ammirata dal popolo, andando dai poveri e dagli ammalati, parla diversamente dalla classe dirigenziale, che si è allontanata dal popolo, si è chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne. In definitiva ha abbandonato il popolo".
Bergoglio ha quindi sottolineato che "tutti siamo peccatori, tutti. Ma questi sono più di peccatori. Il cuore di questa gente si è indurito - ha attaccato - tanto che per loro è impossibile ascoltare la voce del Signore. Da peccatori sono scivolati in corrotti".
"Stato", dal quale - ha continuato il Papa - "è tanto difficile riuscire a tornare indietro: il peccatore può redimersi e cercare il perdono, ma i corrotti sono fissati nel loro errore".
