"Lo Ior deve cambiare, diventare banca etica"
Il cardinale Oscar Maradiaga, coordinatore del gruppo incaricato dal Papa di studiare la riforma della Banca Vaticana, spiega la sua idea di cambiamento: "Basta ambiguità"
Da un lato "nessun dubbio" che uno Stato - anche quello Vaticano - "abbia diritto ad avere una banca". Però "lo Ior è una figura un po' stramba e deve cambiare".
A delineare la possibile soluzione in un'intervista a Uno Mattina, su Rai Uno, è il cardinale Oscar Maradiaga, coordinatore del gruppo incaricato dal Papa di studiare un progetto di riforma della Curia romana: "Magari si troverà la risposta in una banca etica, che sia trasparente e con tutti i criteri di una banca, e non una fondazione che potrebbe aver – e di fatto ha avuto – delle ambiguità".
"Penso inoltre che uno dei punti che sta emergendo – ma il Santo Padre ha fatto due commissioni per questo – riguarda i tanti enti dell’Amministrazione della Chiesa: Governatorato, Apsa, Ior e Propaganda Fide: tutti da sistemare e, magari, ridurre", ha detto ancora il cardinale honduregno, che è arcivescovo di Tegucigalpa e presidente di Caritas Internationalis, spiegando comunque che "il Santo Padre l'ha detto fin dall'inizio: io prima ascolto, cerco il dialogo e poi prenderò le decisioni".
Dunque, "in questo momento siamo in una tappa di sondaggio".
Quanto alla situazione generale della Chiesa, Monsignor Maradiaga riconosce i meriti di Francesco: "Tanti pensavano che la Chiesa Cattolica fosse morta, travolta dagli scandali ma appena papa Francesco è uscito, ha parlato, ha compiuto dei gesti, si è diffusa più speranza".