rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Papa Francesco contro i "miracoli troppo facili": così cambiano le regole per i santi

La stretta di Bergoglio su beatificazioni e canonizzazioni: ecco cosa prevede il nuovo regolamento

Il Vaticano riforma l'esame dei miracoli richiesti per le beatificazioni e le canonizzazioni. La sala stampa della Santa Sede ha pubblicato un nuovo regolamento della Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi. L'attuale testo, afferma l'arcivescovo Marcello Bartolucci, segretario del dicastero, si ispira al precedente Regolamento approvato da Paolo VI, il 23 aprile 1976.

Oltre all'adeguamento linguistico e procedurale, sono state introdotte alcune novità, quali ad esempio: la maggioranza qualificata, per procedere "ad ulteriora", nell'esame di un presunto miracolo è di almeno 5/7 oppure 4/6; il caso non può essere riesaminato più di tre volte; per il riesame del presunto miracolo si richiede una Consulta con nuovi membri; l'incarico del Presidente della Consulta può avere solo una riconferma (cinque anni più altri cinque); sono tenuti al segreto tutti quelli che trattano il presunto miracolo (promotori della causa, tribunale, postulatori, periti, officiali del dicastero); i compensi ai periti saranno corrisposti solo tramite bonifico bancario; il sotto-segretario svolge per i miracoli le funzioni che la Costituzione apostolica Divinus perfectionis magister attribuisce al relatore".

La finalità del nuovo regolamento, spiega ancora monsignor Bartolucci, "non può essere che il bene delle cause, che non possono mai prescindere dalla verità storica e scientifica degli asseriti miracoli. Come è necessario che le prove giuridiche siano complete, convergenti ed affidabili, così è necessario che il loro studio sia effettuato con serenità, obiettività e sicura competenza da parte di periti medici altamente specializzati e, poi, ad un livello diverso, dal Congresso dei consultori teologi e dalla Sessione dei cardinali e vescovi per arrivare, infine, alla determinante approvazione del Santo Padre, che ha l'esclusiva competenza di riconoscere un evento straordinario come vero miracolo. Questo regolamento riguarda ovviamente solo il buon funzionamento della consulta medica, il cui compito - conclude il monsignore - appare sempre più delicato, impegnativo e, grazie a Dio, apprezzato dentro e fuori la Chiesa".

Il nuovo regolamento della consulta medica della congregazione delle Cause dei santi non ha, ovviamente, valore retroattivo inficiante le beatificazioni e le canonizzazioni pronunciate in passato. Il testo, si sottolinea in Vaticano, non ha neppure diretto collegamento con alcuni malfunzionamenti delle cause dei santi emersi nel corso dell'istruttoria della riforma della Curia voluta da Papa Francesco, e poi emersi con la fuga di documenti riservati (vatilekas), relativi, in particolare, al tariffario di alcuni postulatori, non dunque medici, della congregazione. Il regolamento si inserisce nel quadro di una più ampia revisione del regolamento generale della congregazione tuttora in corso. Il testo del regolamento sui miracoli è stato approvato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin su mandato pontificio lo scorso 24 agosto e pubblicato oggi a firma del cardinale Angelo Amato, prefetto del dicastero vaticano responsabile delle beatificazioni e delle canonizzazioni.

Le novità più rilevanti riguardano la maggioranza qualificata, che deve essere di almeno 5/7 oppure 4/6, laddove in passato la maggioranza era semplice e, nella prassi, già sotto Benedetto XVI si era passati alla maggioranza qualificata. Inoltre, il caso non può essere riesaminato più di tre volte, mentre in precedenza si procedeva oltre, e per il riesame del presunto miracolo si richiede una Consulta con nuovi membri, mentre in passato la stessa consulta riesaminava lo stesso caso precedentemente bocciato o lasciato in sospeso. L'incarico del Presidente della Consulta può avere solo una riconferma (5 anni più altri 5). Ancora, sono tenuti al segreto tutti quelli che trattano il presunto miracolo (promotori della causa, tribunale, postulatori, periti, officiali del dicastero). Se in passato i pagamenti potevano avvenire anche brevi manu, infine, "i compensi ai periti saranno corrisposti solo tramite bonifico bancario", ha spiegato mons. Bartolucci. A quanto si apprende in Vaticano, il tariffario romano prevede, ad esempio, il pagamento di 500 euro ciascuno per i due periti dell'esame medico preliminare e un totale di 3760 euro per i sette membri della consulta medica.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Papa Francesco contro i "miracoli troppo facili": così cambiano le regole per i santi

Today è in caricamento