Papa Francesco visita i terremotati di Amatrice: "Vicino alla gente"
Bergoglio aveva già annunciato la sua intenzione di visitare "da solo" le popolazioni colpite, per essere "vicino alla gente". Il papa ha visitato la scuola e la "zona rossa"
"Ho sentito il bisogno di essere vicino alle popolazioni colpite dal terremoto" e "non sono venuto prima per non creare problemi. Non volevo dare fastidio". Con queste parole Papa Francesco, si è rivolto ai cittadini di Amatrice, dove questa mattina si è recato in visita privata e entrando anche nella "zona rossa" del paese devastato dal sisma del 24 agosto scorso. "Vi sono vicino e prego per voi", ha detto il Papa parlando con i terremotati. Il papa, arrivato a bordo di una Golf dai vetri oscurati, era accompagnato dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Il Pontefice ha visitato anche la scuola, dove è stato accolto con canti e applausi dagli studenti
Già domenica scorsa, durante la conferenza stampa nel volo Baku-Roma, il Papa Francesco aveva detto che questa visita l'avrebbe fatta "privatamente, da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa. Ma da solo. Così voglio farla. E vorrei essere vicino alla gente".
"Francesco, Francesco": gli studenti cantano per il Papa tra selfie e abbracci - https://t.co/Fop1VbfMC9 pic.twitter.com/cKq45tyTyp
— Rieti Life (@Rietilife) 4 ottobre 2016
Anche nell'Angelus del 28 agosto scorso, il Santo Padre aveva espresso la sua "vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni".
Penso in particolare alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia. Ancora una volta dico a quelle care popolazioni che la Chiesa condivide la loro sofferenza e le loro preoccupazioni. Preghiamo per i defunti e per i superstiti. Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l'abbraccio di padre e fratello e il sostegno della speranza cristiana