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Giovedì, 25 Aprile 2024
Terremoto / Modena

Inchiesta su crollo capannoni. Pompieri: "No a parata, mandateci in Emilia"

Capannoni crollati e parata del 2 giugno che "s'ha da fare". Sono questi due i maggiori fronti di polemiche sui quali si sta discutendo nelle ore post-sisma.

Capannoni crollati e parata del 2 giugno che "s'ha da fare". Sono questi due i maggiori fronti di polemiche sui quali si sta discutendo nelle ore post-sisma. 

Capannoni crollati, aperta inchiesta - "La politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida". Così il procuratore capo di Modena, Vito Zincani, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta in merito ai morti sotto le macerie dei capannoni crollati nel modenese.

L'indagine, affidata ai sostituti procuratori Maria Angela Sighitelli e Luca Guerzoni, sarà incentrata "sul collasso dei capannoni industriali di recente costruzione" ha spiegato Zincani "per verificare se sono state rispettate le norme antisismiche previste dalla direttiva regionale del 2003 o se si cono state negligenze o mancanze nella costruzione, progettazione e collaudo".

Ipotesi di reato: omicidio colposo plurimo - Durissima l'ipotesi di reato intorno alla quale si starebbe muovendo la procura di Modena: omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose, addirittura disastro colposo, violazione delle norme edilizie. Quel che è certo è che "sarà un'indagine molto lunga" in quanto "serviranno perizie tecniche per capire come si è propagata l'onda sismica". 

Ancora polemiche sulla parata - Sono i Vigili del Fuoco aderenti all'Unione sindacale di base, stavolta, a innescare la polemiche sul sisma in Emilia. Al centro della loro protesta, la richiesta di non essere dirottati, il prossimo 2 giungo, alla "inutile e costosa" parata di Roma bensì in Emilia.

"L'Usb Vigili del Fuoco" si legge nel comunicato "chiede la sospensione della parata del 2 giugno e chiede che i lavoratori del Corpo nazionale non vengano mandati ad esibirsi in una sfilata ma a prestare la loro opera di soccorso tecnico urgente alla popolazione delle zone terremotate". Per i 'pompieri', infatti, "non basta dichiarare lutto nazionale per mettere a tacere la coscienza sulla tragedia che sta colpendo l'Emilia. Non serve 'mostrare i muscoli' con una parata quando il nostro paese viene messo in ginocchio dai debiti e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco subisce continui tagli lineari".

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