rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Sicurezza alimentare

Pasqua, è tempo di pulizie: occhio alla tavola

Colombe scadute e prosciutti tenuti tra sporco e ruggine. La settimana Santa caratterizzata dai blitz dei carabinieri del Nas: sequestrate 360 tonnellate di cibo pericoloso. Ecco un piccolo "report" dei controlli svolti in tutta Italia

In vista della Pasqua i carabinieri del Nas hanno dato vita, in tutta Italia, a una serie di blitz. In tutto sono state sequestrate 360 tonnellate di alimenti, tra cui 22 tonnellate di prosciutti tenuti in un magazzino tra sporco e ruggine, alimenti contaminati da escrementi di roditori uova scadute, colombe pasquali in cattivo stato e caramelle "troppo blu", con quantità eccessive e nocive di colorante. 

I militari hanno chiuso o sequestrato 46 strutture. Nelle ultime due settimane sono state ispezionate attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici dei menù pasquali: dolci, pesce, frutta, verdura, salumi, formaggi, carne. Le "Pulizie di Pasqua" hanno visto impegnati i carabinieri dei 38 nuclei dislocati sul territorio nazionale che hanno eseguito oltre 1.500 ispezioni rilevando varie violazioni e sottoponendo a sequestro circa 360 tonnellate di alimenti di cui oltre 5 tonnellate tra uova, colombe e dolci pasquali, segnalando alle autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie 629 persone e contestando violazioni amministrative per 600mila euro; chiuse o sequestrate 46 strutture.

In particolare, il nas di Brescia ha sequestrato oltre 800mila caramelle, che alle analisi hanno evidenziato la presenza del colorante blu brillante (E133) in misura superiore ai limiti consentiti dalla legge. Tale superamento, secondo alcuni studi, potrebbe provocare nei bambini nausea, iperattività, orticaria, insonnia.

Il nas di Lecce, nel laboratorio di una pasticceria della provincia salentina, ha sequestrato e sottratto all'utilizzo centinaia di uova di gallina rotte, in palese stato di alterazione, che sarebbero state utilizzate nella produzione di prodotti dolciari. I sas di Milano, Genova e Livorno hanno sequestrato centinaia di colombe pasquali vendute come "artigianali", ma di fatto prodotte da altre aziende.

Il nas di Bari ha sequestrato oltre una tonnellata tra uova di cioccolato e colombe prive di etichette ed in evidente cattivo stato di conservazione, detenute in un deposito privo di autorizzazioni invaso da muffe e parassiti. Inoltre, in una salumeria ha sequestrato oltre 600 confezioni di alimenti sottolio, vegetali inscatolati (piselli, fagioli, lenticchie, barattoli di pomodoro pelati e pesto) con data di scadenza, risalente ad almeno 7 mesi, contraffatta con l'applicazione di false etichette su quelle originali.

Il nas di Napoli, in un bar-pasticceria-ristorante della provincia, ha sequestrato oltre 3 tonnellate di alimenti tra cornetti, brioche, rustici, spigole, orate, pezzogne, privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità. Inoltre, in un'industria dolciaria della provincia, i carabinieri hanno chiuso una linea produttiva in quanto abusiva e carente dei requisiti minimi strutturali e igienico - sanitari. Sequestrati circa 22 tonnellate di prodotti dolciari finiti (creme e confetture di latte, ciliegie, frutti di bosco, mela, amarena, farcitura di mela, frutta candita, panna di latte) confezionati in fusti da 25-30 kg e in scatole di latta da 1 e 5 kg, privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità, che sarebbero stati destinati alla farcitura di prodotti di pasticceria.

Il nas di Perugia, nel corso di un'ispezione, accertando la presenza di sporco e ruggine, scrostatura di pareti e soffitti, di un salumificio ha proceduto all'immediata chiusura di parte dello stabilimento ed al sequestro di 22 tonnellate di prosciutti IGP e speck. Nella stessa giornata, il nucleo di Perugia ha sequestrato circa 24 tonnellate di frutta e verdura (arance, kiwi, limoni, patate, broccoli, cavolfiori, carciofi)contaminate da agenti atmosferici e inquinanti ambientali. Le Asl competenti ne hanno disposto la distruzione.

Per chiudere, eccoci a nel Varesotto dove stavolta i finanzieri hanno sequestrato tre tonnellate di dolci scaduti che venivano comunque messi in commercio applicando loro una falsa data di scadenza. Il titolare dell’azienda è stato denunciato e ora deve rispondere del reato di frode nell’esercizio del commercio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pasqua, è tempo di pulizie: occhio alla tavola

Today è in caricamento