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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Brescia

Prostituzione minorile, comandante di Polizia a processo: "Un flirt col ragazzino, ma non ha pagato"

Patrizio Tosoni, comandante della Polizia Locale di Bedizzole e Lonato, sarà processato per prostituzione minorile. Secondo il pm avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con un ragazzino. Accuse infondate secondo il suo difensore, l'avvocato Ottavia Villini

BRESCIA - Anche Patrizio Tosoni è finito nella scottante inchiesta "Baby Parking Due", condotta dai colleghi di Montichiari. L'uomo, comandante della Polizia Locale di Lonato e Bedizzole (Brescia), sarà rinviato a giudizio e dovrà rispondere in aula di accuse pesantissime: prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.

LA RICOSTRUZIONE - Ad incastrarlo uno dei  ragazzini, minorenne all'epoca dei fatti, coinvolti nel primo filone dell'indagine bresciana sulla prostituzione minorile (quella che portò all'arresto del 56enne Claudio Tonoli). Il 17enne avrebbe riconosciuto il volto di Tosoni tra quelli mostratigli dagli agenti. I due si sarebbero conosciuti sul social network Tinder e avrebbero cominciato a scambiarsi messaggi. Poi gli incontri: due secondo l'accusa, uno per il difensore di Tosoni, l'avvocato Ottavia Villini. "Tra il mio assistito e il ragazzo era nato un flirt, una relazione sentimentale -  fa sapere il legale - e non c'è mai stata alcun corrispettivo né in denaro, né sotto forma di ricariche telefoniche o di regali. Magari gli avrà offerto qualcosa, come capita nelle normali relazioni di coppia".

Aggiornamento - Patrizio Tosoni assolto da ogni accusa

LA DIFESA - Secondo la difesa non sussistono quindi le fattispecie di reato previste dal secondo comma dell'articolo 600 bis del codice penale, che punisce "chiunque compie atti sessuali con un minore di età compresa tra i 14 e i 18 anni, in cambio di un corrispettivo in denaro o altra utilità, anche solo promessi ". Il giovane avrebbe confermato di non aver mai ricevuto soldi. Ed è proprio questo il nodo da sciogliere durante il dibattimento: capire se il giovane si sia concesso spontaneamente o per soldi. 

A differenza degli altri professionisti indagati, nei confronti di Tosoni non è mai stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare: la sua  posizione è stata stralciata e le indagini preliminari sul suo conto si sono chiuse solo nei giorni scorsi. La notizia ha scosso e non poco le comunità di Bedizzole e Lonato, dove il comandante ha operato per molti anni ed era molto noto e stimato. "Tengo a precisare che il mio assistito non ha abusato della fragilità di nessuno - spiega l'avvocato - La parte offesa non è un bambino, ma un ragazzo di diciassette anni e mezzo, fisicamente e mentalmente già adulto e anche piuttosto sgamato." 

Secondo la difesa nemmeno l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico reggerebbe, perché "i soggetti delle fotografie trovate sono tutti maggiorenni". In attesa che la giustizia faccia il suo corso, la data dell'udienza preliminare non è ancora stata fissata: il comandante avrebbe già fornito chiarimenti ai sindaci dei comuni in cui opera. Da tempo però non timbra più il cartellino: "I due primi cittadini, vista la condotta integerrima e impeccabile e la professionalità sempre dimostrata dal mio assistito - spiega ancora l'avvocato Villini - hanno ritenuto di non procedere alla sospensione dal lavoro, concordando un periodo di ferie di quattro mesi".

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