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Giovedì, 18 Aprile 2024
VIOLENZE SESSUALI

Incubo per una paziente al risveglio dall'anestesia: abusata dal barelliere

La donna, di origini straniere, è stata più volte toccata dal maniaco nelle parti intime dopo un'intervento chirurgico

Un risveglio da incubo per una giovane donna di origini straniere che, dopo aver subìto un intervento chirurgico, è stata abusata sessualmente da un barelliere in ospedale mentre era ancora sotto l'effetto dell'anestesia totale. La vittima, lo scorso 18 settembre, era ricoverata all'ospedale "Cervesi" di Cattolica e, al termine dell'operazione quando era ancora intontita dall'anestetico, si trovava in una stanza attigua alla sala operatoria dove, i medici, attendevano il suo risveglio.

Secondo il racconto della giovane, in quel momento era entrato un barelliere e, mentre era annebbiata dai farmaci, l'uomo le avrebbe ripetutamente palpeggiato le parti intime nonostante lei cercasse di lamentarsi e di reagire. Dopo questa prima violenza, durante il trasferimento dalla "sala del risveglio" alla sua camera lo stesso barelliere, approfittando di essere solo con la sua vittima nell'ascensore, si sarebbe riproposto con gli stessi squallidi toccamenti.

La giovane, al rientro in camera rendendosi conto di quanto era accaduto, si era messa a piangere disperatamente e, alle sue compagne di stanza in inglese ha cercato di spiegare cosa le fosse successo. "Old man, bad man", il vecchio uomo è cattivo, aveva singhiozzato la vittima con le altre donne che, alla fine, hanno capito l'accaduto dando l'allarme.

Violentata dal barelliere al risveglio dall'anestesia

Il compagno della ragazza, appreso quanto era successo, si era rivolto subito ai carabinieri della Compagnia di Riccione mentre anche le altre signore ricoverate si erano rivolte alla direzione sanitaria facendo così partire sia un'indagine dell'Arma che una interna all'ospedale. Gli inquirenti dei carabinieri, dopo aver ricostruito l'intera viceda, sono arrivati al barelliere, un 66enne originario del foggiano ma da anni residente in Valconca.

L'indagine, grazie ai ricordi della vittima che ha descritto il suo violentatore e il suo abbigliamento, ha permesso di individuare nell'uomo chi ha abusato della vittima quando si trovava in uno stato di semincoscienza. Il magistrato che ha coordinato l'inchiesta chiamata "Longa manus", al termine degli accertamenti, ha così chiesto e ottenuto da gip un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il 66enne che, all'alba di martedì, è stato ammanettato dai carabinieri nella sua abitazione. Portato in caserma, al termine delle pratiche di rito il barelliere è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

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