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Giovedì, 18 Aprile 2024
Pedofilia

Sweetie, la bambina virtuale che fa condannare i pedofili

E' stato condannato Scott Robert Hansen, dopo che aveva tentato di adescare in chat Sweetie, la bambina virtuale creata dall'ong Terres des Hommes per combattere il turismo sessuale tramite webcam

Un giudice australiano ha condannato Scott Robert Hansen, un "sex offender" di Brisbane, sulla base delle prove raccolte da Sweetie, la bambina vituale creata dall'organizzazione non governativa Terres des Hommes, proprio per indagare il "webcam child sex tourism" (turismo sessuale minorile via webcam), un fenomeno diffuso tra gli utenti del web in tutto il mondo.

L'ESPERIMENTO DEI RICERCATORI - Dopo solo due mesi erano stati 20 mila gli utenti, da 72 paesi diversi, che avevano chiesto a Sweetie prestazioni sessuali via web. Ma dietro la sua identità, c'erano i ricercatori dell'ong Terres des Hommes Olanda, che stavano portando avanti un esperimento sul fenomeno della pedofilia on-line. Sweetie si presentava come una bambina filippina di dieci anni e gli utenti in cambio di denaro le chiedevano delle prestazioni sessuali tramite la webcam. Mille di questi sono stati identificati mentre si collegavano via chat. Le registrazioni video delle conversazioni sono state consegnati all'Intepol. Adesso arriva la prima condanna.

"COME SE SWEETIE FOSSE UNA BAMBINA VERA" - Soddisfazione dall'ong, espressa anche dal presidente della federazione internazionale Terres des Hommes, Raffaele K. Salinari:
 

Siamo lieti di questo grande risultato, anche perché il giudice ha ritenuto che il reato commesso fosse assimilabile a quello compiuto nei confronti di una bambina vera. Ciò dimostra la validità del nostro metodo, che stiamo presentando alle Forze dell'Ordine di varie nazioni. Agire proattivamente utilizzando tecnologie come quella usata con Sweetie può dare il colpo di grazia a un fenomeno che ci preoccupa particolarmente, come quello dello sfruttamento sessuale via webcam


LA CONDANNA - Scott Robert Hansen era già stato condannato nel 1997 per reati simili. In questo caso specificio però le accuse riguardavano l'invio di foto oscene a un minore (Sweetie), il possesso di immagini pedopornografiche e la violazione delle restrizioni a lui imposte dalla precedente condanna. La condanna per Hansen è di due anni di carcere e l'obbligo di seguire un programma speciale per il trattamento della pedofilia.

TURISMO SESSUALE ON-LINE - Quello del webcam child sex tourism è un fenomeno che coinvolge sempre più persone, tra vittime e carnefici. Come l'abuso fisico, quello virtuale ha altrettante ripercussioni sulla psiche dei bambini coinvolti. Molti mostrano diversi sintmoni di stress post traumatico: vergogna e sensi di colpa per ciò che fanno, comportamenti autodistruttivi, abuso di sostanze stupefacenti.

Dal novembre scorso, quando la campagna di Sweetie è stata presentata pubblicamente, è stata vista da un miliardo di persone e la petizione on-line lanciata subito dopo è stata firmata da oltre mezzo milione di persone. Tutto ciò permette di fare pressione sui governi perché adottino questo tipo di tecniche per identificare e condannare i pedofili sulla rete.

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