rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Treni, le 10 linee peggiori per i pendolari

Tra convogli affollati e ritardi, ecco l'indagine di Legambiente: il peggio è essere pendolari verso la capitale, ma anche al Nord diversi disservizi. Il viaggio nel mondo di chi è sempre sul treno

Treni in ritardo spesso, guasti improvvisi, carrozze affollatissime. Questi sono i treni in Italia, in particolare quelli più utilizzati, i treni dei pendolari. Così Legambiente ha deciso di stilare la classifica delle dieci linee ferroviarie peggiori del nostro Paese: Roma Termini-Ciampino-Castelli Romani, la Circumflegrea, la Bergamo-Milano, la Siracusa-Ragusa-Gela, la Portogruaro-Venezia. E ancora, la Catanzaro-Lido-Lamezia Terme, la Salerno-Potenza e la Campobasso-Isernia-Roma. Insomma sempre di più i pendolari sono costretti a fare viaggi infernali per arrivare a destinazione.

Non solo: in alcune regioni diversi treni di chi li prende per andare a lavoro sono stati cancellati, come in Piemonte, dove le linee tagliate sono state 14 negli ultimi tre anni. Così molti utenti hanno visto i loro tempi di percorrenza raddoppiati. Con questa fotografia in realtà l'associazione ambientalista vuole anche lanciare una campagna per ricominciare a parlare del trasporto ferroviario regionale che secondo "rispecchia quanto poco hanno fatto in questi anni Regioni e governi e quanto le situazioni già critiche dei pendolari siano diventate insopportabili".

TAGLI, DISSERVIZI, COSTI IN AUMENTO - Dal 2010 nel nostro Paese è stato tagliato in media il 6,5% del servizio ferroviario regionale e i costi sono aumentati in tutte le regioni. Ma la scure della spending review sembra proprio che non si fermerà. Costi in aumento e disservizi per quasi tre milioni di pendolari. 

La situazione è più drammatica se analizzata per regione: secondo Legambiente il peggio si vede sui treni della Campania, del Veneto, del Piemonte o del Lazio. Per il vicepresidente di Legambiente, Eduardo Zanchini, si tratta di una vera e propria emergenzaDi fronte a questa vera e propria emergenza nazionale:

Occorre un cambio di rotta della politica. È vergognoso che il Governo non intervenga e che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano talmente risibili da non arrivare in media nemmeno allo 0,35% dei bilanci. Rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% e le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, in larga parte dei casi non hanno investito né in termini di risorse né di attenzioni per recuperare la situazione. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Treni, le 10 linee peggiori per i pendolari

Today è in caricamento