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Venerdì, 29 Marzo 2024
STORIE DALLA CRISI / Oristano

Lo Stato taglia la pensione a una vedova: 2 euro al mese

Succede ad Oristano: non è un errore, ma un caso di cattiva burocrazia. La signora, 80 anni, riceveva una pensione di reversibilità di 800 euro, ma dovrà restituirne un bel po' allo Stato

ORISTANO - Arriva la pensione del mese di novembre ed è una sorpresa amara per Concetta Trudu, un'anziana vedova 80enne di Oristano. L'assegno di reversibilità, infatti, basta a malapena a comprare un paio di caffè, perché è di due miseri euro.

Non è affatto uno scherzo, ma un caso di cattiva burocrazia. Secondo quanto raccontato da La Nuova Sardegna, la signora riceveva una pensione di reversibilità di 800 euro ma, esaminata la sua dichiarazione dei redditi, è stato calcolato che doveva restituirne un bel po' allo Stato perché il calcolo era stato fatto in eccesso. Così si è vista recapitare prima una pensione da 300 euro e poi ora una da due.

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"Con due euro compro il latte e il pane per un giorno. Non riesco nemmeno a pagarmi il pranzo, perché io mangio parecchio quando mi siedo a tavola", ha dichiarato la signora Concetta a La Nuova Sardegna. "Fortunatamente – spiega – ho i soldi dell’affitto di due immobili, però è una vergogna. Mi chiedo se sia il caso di mandare una pensione di due euro. Sarebbe stato meglio non riceverla e che questi spiccioli venissero direttamente sommati alla prossima pensione".

Nell'Italia dei tagli agli sprechi (spesso soltanto annunciati), la domanda sorge spontanea: quanto ha speso lo Stato per inviare quell'assegno irrisorio di due euro? Molti di più, sicuramente.

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