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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Perché i genitori di Matteo Renzi sono agli arresti domiciliari

Sono bancarotta fraudolenta ed emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti i reati contestati al padre e alla madre dell'ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli: che cosa c'è scritto nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Firenze

Perché i genitori di Matteo Renzi sono agli arresti domiciliari? Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono agli arresti domiciliari con l’accusa di false fatturazioni e bancarotta fraudolenta. L’accusa è di aver svuotato le casse di tre cooperative "provocandone il fallimento". Si tratta di aziende collegate alla società di marketing della famiglia.

"Con riferimento alla posizione di Tiziano Renzi e Laura Bovoli - scrive il Gip Angela Fantechi nell'ordinanza con cui ha disposto i domiciliari - sono poi in evidenza condotte volontarie realizzate non per fronteggiare una contingente crisi di impresa, quanto piuttosto di condotte imprenditoriali finalizzate a massimizzare il proprio profitto personale con ricorso a strategie di impresa che non potevano non contemplare il fallimento delle cooperative". 

Perché i genitori di Matteo Renzi sono agli arresti domiciliari

"Nei confronti degli indagati non è, allo stato, ipotizzabile la concessione della sospensione condizionale della pena attesa la gravità concreta dei reati per cui si procede e la loro esecuzione in un contesto temporale rilevante" scrive ancora il Gip di Firenze. Gli arresti si sono resi necessari perché "sussiste il concreto ed attuale pericolo che gli indagati commettano reati della stessa specie di quelli per cui si procede (tributari e fallimentari)".

Secondo il Gip, il rischio di reiterazione dei reati da parte degli arrestati "emerge dalla circostanza che i fatti per cui si procede non sono occasionali e si inseriscono in un unico programma criminoso in corso da molto tempo, realizzato in modo professionale con il coinvolgimento di numerosi soggetti, nei cui confronti non è stata avanzata richiesta cautelare, pervicacemente portato avanti anche dopo l'inizio delle indagini".

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Relativamente alle indagini sulle società finite nel mirino degli inquirenti toscani, il gip osserva come "il modus operandi adottato da Renzi Tiziano e Bovoli Laura" affinché la piccola azienda della famiglia potesse avere a disposizione manodopera senza essere gravata di oneri previdenziali ed erariali, è consistito nel costituire e nell'avvalersi" delle tre cooperative finite al centro dell'inchiesta "poi destinandole - continua sempre il gip - all'abbandono non appena raggiungevano uno stato di difficoltà economica, difficoltà economica più che prevedibile in considerazione che sulle stesse gravava l'onere previdenziale" e in un caso "anche l'onere fiscale derivante dall'emissione di fatture per operazioni inesistenti al fine di consentire evasione di imposta".

In base alle informazioni disponibili, quindi, i domiciliari sono stati disposti nell'ambito di un nuovo filone di indagine scaturito da una delle inchieste che sta conducendo la procura fiorentina: la misura cautelare con l'accusa di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni è stata applicata dal Gip, su richiesta della Procura, nell'ambito della nuova inchiesta per il fallimento delle tre cooperative collegate alla società di famiglia dei coniugi. Nella stessa inchiesta è stato arrestato anche il vicepresidente di una delle cooperative, Mariano Massone: i tre finiti ai domiciliari sono accusati di aver provocato "dolosamente" il fallimento delle cooperative dopo averne svuotato le casse.

Genitori Matteo Renzi ai domiciliari: ci sono 8 indagati

A quanto apprende l'AdnKronos, inoltre, ci sono altri cinque indagati nell'inchiesta: si tratta degli ex amministratori di fatto e componenti del Cda della società cooperativa dichiarata fallita nel 2015.

Agli otto indagati viene contestato di "aver cagionato il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell'aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, così determinando o, comunque, aggravando il dissesto". Tra gli indagati ci sono Roberto Bargilli, ex autista del camper di Matteo Renzi al tempo della campagna per le primarie 2012.

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Avvocato genitori di Renzi: "Mai vista una cosa del genere"

"Mai vista una cosa del genere: arresti domiciliari a due persone prossime ai 70 anni per fatti asseritamente commessi al più tardi nel 2012". Così l'avvocato Federico Bagattini, legale dei genitori dell'ex presidente del Consiglio. "Ci riserviamo ogni valutazione sul merito alla lettura completa delle carte", conclude.

Genitori ai domiciliari: il commento di Matteo Renzi

Così ex premier Matteo Renzi in un post su Facebook: "Sono costretto ad annullare la presentazione del libro a Torino per una grave vicenda personale. Da circa un’ora mio padre e mia madre sono ai domiciliari. Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla Legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai. Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello stato. Arriveranno le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano - oggi, casualmente proprio oggi - questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no. Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia".

L'ex presidente del Consiglio continua: "Da figlio sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata. Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione. Dunque mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti. I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto. Ma voglio che sia chiaro a tutti che io non mollo di un solo centimetro. La politica non è un vezzo personale ma un dovere morale".

"Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona. Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta. Chi ha letto le carte dice che di questa storia si parlerà a lungo e che siamo davanti a una decisione assurda. Io non ho letto le carte, aspetto le sentenze. So però ciò che hanno fatto in questi anni alla mia famiglia. E mi basta per dire che non accetteremo nessun processo nelle piazze o sul web. I miei genitori si difenderanno in aula, come tutti i cittadini. Io continuerò a combattere per questo Paese, forte della mia onestà. Forte delle mie idee. Forte dell’affetto di tanta gente che sa perfettamente che cosa sta accadendo" conclude.

Genitori di Renzi ai domiciliari: Tiziano e Laura Bovoli accusati di bancarotta fraudolenta

Genitori Matteo Renzi ai domiciliari: le reazioni del mondo politico

"Solidarietà a te e alla tua famiglia Matteo. Senza se e senza ma. Un grande abbraccio. Tieni duro". Lo scrive su twitter Carlo Calenda.

"Nervi saldi, fiducia nella magistratura e solidarietà a Matteo Renzi". Lo scrive su twitter Paolo Gentiloni.

"Non c'è da gioire per gli arresti domiciliari dei genitori di Matteo Renzi e per questo è meglio evitare commenti". E' il senso di quanto detto in assemblea congiunta M5S da Luigi Di Maio.

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