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Venerdì, 29 Marzo 2024
Expo 2015

Scorpioni, larve e vino di serpente: i cibi più strani "di Expo"

Con l'esposizione universale di Milano arrivano in Italia piatti a dir poco strani: in testa alle "follie culinarie" paesi come Zimbabwe, Thailandia, Vietnam e Birmania. Ecco i piatti più disgustosi secondo i canoni occidentali

Per la prima volta in Italia potrà essere consumato a tavola il pesce palla grazie ad una speciale deroga accordata al Giappone per l'esposizione o la degustazione esclusivamente all'Expo che sta per essere concessa anche al coccodrillo per il quale si è mosso lo Zimbabwe.

Il pesce palle è infatti un alimento potenzialmente velenoso da provocare paralisi respiratoria e morte. Nonostante ciò è sempre stato una chicca nei menu giapponesi. Nei ristoranti di Tokyo un sashimi di fugu costa circa 120 euro. Gli chef che lo preparano debbono avere una speciale licenza e sono una corporazione esclusiva specializzata nell’arte del togliere fegato, ovaie e le altre parti del pesce che contengono il veleno.

Sono invece già sbarcati a Milano dalla Thailandia scorpioni ricoperti di cioccolato, larve giganti, termiti disidratate, vodka allo scorpione e cavallette mentre altri insetti dovrebbero arrivare da Vietnam e Birmania, dove sono abitualmente consumati. 

E' quanto emerge dal primo studio sull'Expo nel piatto della Coldiretti che, a Cagliari, in occasione della spedizione dopo anni di divieto del primo maialetto sardo, ha esposto alcune inquietanti curiosità provenienti da diverse parti del mondo, dal vino di serpente che si beve in Cina e in Vietnam, ottenuto mettendo in un infuso alcol e il corpo intero del rettile, fino ai cioccolatini di grilli e di larve presenti per la prima volta in Italia grazie ad una deroga speciale per l'appuntamento di Milano.

I cibi più strani sulla tavola di Expo

"All'Expo - sottolinea la Coldiretti - sarà sicuramente vietata la carne di cane e non potranno essere serviti neanche i datteri di mare, iscritti tra le specie protette, ma i più coraggiosi potranno fare, solo all'interno dell'area espositiva, esperienze uniche con cibi fino ad ora vietati in Italia". Il trasporto è blindato con imballi piombati, aperti solo nei capannoni autorizzati sotto l'occhio di tecnici ministeriali e delle Asl mentre il cibo che avanza dovrà essere distrutto e incenerito.

"Una corretta alimentazione non puo' prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che anche se iperproteici sono però molto lontani dalla realtà culinaria nazionale".

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