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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Noi discriminati dallo Stato", i piloti dei Vigili del Fuoco pronti all'ammutinamento

Cresce il malcontento per la differenza di trattamento economico nei confronti degli altri corpi di polizia. Nelle direzioni Regionali del corpo stanno piovendo decine di lettere di licenziamento. A firmarle sono gli operatori del reparto volo che chiedono di tornare ad essere "semplici pompieri"

Il caso sta per scoppiare: secondo quanto appreso da Today.it, in queste ore nelle direzioni Regionali dei Vigili del Fuoco stanno piovendo decine di lettere di licenziamento. A firmarle sono gli operatori del reparto volo: stanchi di essere trattati in maniera diversa rispetto ai colleghi delle forze armate, chiedono di essere reintegrati nel settore operativo dei vigili del Fuoco. Non vogliono più volare. La vertenza è stata avviata ufficialmente dagli operatori del gruppo volo di Fertilia (Alghero), ma si sta allargando a macchia d’olio in tutta Italia.

Al centro della protesta c'è ancora una volta la questione delle retribuzioni. Troppo basse secondo gli elicotteristi, che oltre a non essere inquadrati come gli altri colleghi delle forze armate negli ultimi mesi si sono visti anche "scavalcare" da chi arriva dall’ex corpo forestale dello Stato. "Siamo rimasti fermi all’inquadramento del 1954", ci racconta al telefono Giuseppe Martorano, un operatore di volo con anni di esperienza alla spalle e sindacalista del Conapo..

Dopo decenni di battaglie la nostra indennità di volo resta la metà di quella delle forze di polizia.

E a far salire ancora di più il malcontento c’è la questione dei forestali passati ai vigili del fuoco. Che, a parità di qualifica, guadagnano (molto) di più dei nuovi colleghi:

Il loro stipendio è stato blindato dal ministero. Ma il nostro? Questa si chiama discriminazione. La nostra - avverte - non è una provocazione. La verità è che siamo esasperati.

Vigili del fuoco in protesta a Montecitorio

Gli operatori del reparto volo non ci stanno. Chiedono il riconoscimento dell’indennità di aeronavigazione, le indennità supplementari di pronto intervento aereo, di istruttore di volo e di specialità, l’indennità per allievi piloti, l’indennità di volo oraria, i compensi per i collaudi. Il primo obiettivo è formare un comitato autonomo che possa rappresentarli. Già lunedì, se non arriveranno risposte, l’asticella dello scontro potrebbe alzarsi. La questione, intanto, è finita anche in Senato dopo che il portavoce del M5s Vito Crimi ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno Minniti per fare chiarezza sulla vicenda. "Vogliamo capire il perché di questa differenza di trattamento dei Vigili del Fuoco rispetto agli altri Corpi dello Stato", scrive il senatore Cinquestelle.

E il sindacato? La FpCgil approva, ma con qualche riserva: "Non conosco la situazione nel dettaglio, ma minacciare licenziamenti di massa non mi sembra la strada giusta", osserva il segretario nazionale Danilo Zuliani. "Le richieste sono condivisibili, ma così - spiega -  i lavoratori rischiano dei provvedimenti disciplinari.". Peraltro, aggiunge il sindacalista, con il governo è in corso un dialogo che ha già dato i primi frutti: "Abbiamo ottenuto lo stanziamento di un fondo che andrà a colmare, almeno in parte, il gap di stipendio tra chi lavora nelle forze armate e i vigili del fuoco. Le recriminazioni - dice - vanno sempre convogliate nei canali istituzionali". 

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