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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Torino

Fermato pirata della strada: l'auto era dal carrozziere, sporca di sangue

Interrogato dai carabinieri, alla fine ha confessato. Al carrozziere aveva detto di aver investito un capriolo

Ha investito un uomo sulla provinciale ed è fuggito. Poi ha portato l'auto, con ancora i segni dell'impatto e il sangue dell'uomo che aveva ucciso, in una carrozzeria per farla riparare dicendo di aver investito un capriolo. È stato fermato con l'accusa stradale e omissione di soccorso l'operaio italiano 34enne di Giaveno (Torino), che ha confessato aver travolto e ucciso l'albanese Franko Gjinaj nella notte tra sabato e domenica sulla provinciale 143 a Stupinigi di Nichelino. Proprio oggi, mercoledì 22 gennaio, Gjinaj avrebbe compiuto 36 anni.

L'auto dell'operaio, una Volkswagen Golf, gravemente danneggiata e ancora sporca di sangue, è stata rintracciata dai carabinieri della compagnia di Rivoli in un'autofficina a Giaveno. Il 34enne l'aveva portata a riparare lunedì mattina, raccontando al carrozziere di aver investito un capriolo.

Pedone investito sulla provinciale a Stupinigi, fermato il pirata della strada

Rintracciato e portato in caserma, il 34enne alle fine ha confessato ai carabinieri. Percorrendo la provinciale, aveva investito accidentalmente il pedone, forse a causa della nebbia. Accortosi di quanto accaduto, l'operaio si sarebbe prima fermato circa 300 metri più avanti senza prestare soccorso o chiedere aiuto, per poi ripartire in preda al panico. Poi sarebbe tornato nei pressi del luogo dell'incidente, notando una persona esanime riversa sulla strada.

Sottoposto a fermo di indiziato di delitto e trasportato nel carcere di Torino, dovrà ora rispondere di omicidio stradale ed omissione di soccorso. L’autovettura è stata sequestrata per ulteriori e più approfonditi rilievi tecnici.

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