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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sicurezza alimentare

Salmonella nella carne di pollo: indagati 6 veterinari e 2 dirigenti

Sei medici della Ausl di Cesena sono finiti nei guai, insieme a due dirigenti di un’industria alimentare che alleva polli. Dalle indagini sono emerse irregolarità e inadempimenti nella catena dei controlli dei prodotti alimentari

CESENA - Erano pronti a mettere sul mercato polli e altri prodotti nonostante contenessero il batterio della salmonella. I carabinieri del Nas di Bologna hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini a sei medici veterinari dell'Ausl di Cesena e a due dirigenti di una nota industria alimentarie, anch'essa con sede a Cesena. L'indagine - denominata "Hell's Chicken" - "si è sviluppata a seguito di una serie di controlli effettuati dal Nas nella sede dell’industria e nella catena di commercializzazione, sui prodotti alimentari di origine avicola posti in commercio e che avevano fatto riscontrare ripetute irregolarità per la presenza costante del batterio salmonella nei prodotti finiti".

COSA HANNO SCOPERTO I NAS - Dalle indagini sono emerse infatti "irregolarità nella conduzione dell’attività industriale, inadempimenti e violazioni a carico dei vari Veterinari Pubblici incaricati del controllo e della vigilanza sanitaria". Tutti fatti che "denotavano una carente conduzione gestionale dello stabilimento e facevano sorgere sospetti sulle attività di vigilanza e controllo dell’ufficio veterinario pubblico con sede nello stesso". Sono stati accertati i reati di "falso ideologico in atti pubblici, avendo i veterinari pubblici attestato falsamente di aver proceduto ad attività di controllo e campionamento di fatto non effettuati personalmente, abuso d’ufficio e omissioni in atti d’ufficio, non avendo proceduto all’adozione di provvedimenti sanitari necessari ed indispensabili per la tutela della salute dei consumatori ed, infine, omessa comunicazione alla magistratura di fatti costituenti reato".

LA REPLICA - La cooperativa interessata ha rilasciato una nota. "Le indagini riguardano le modalità di esecuzione dei controlli a campionamento effettuate dai veterinari per incarico dell'Ausl e non è in atto alcun addebito che riguardi la presenza di salmonella nei nostri prodotti - sostiene la cooperativa - L'azienda si dichiara in ogni caso disponibile a collaborare, oggi come in passato, con l'autorità giudiziaria per qualsivoglia tipo di verifica, confidando nell'indiscussa serietà delle indagini in corso e avendo sempre operato nel pieno rispetto della normativa vigente in materia sanitaria, garantendo qualità e sicurezza dei propri prodotti nell'interesse dei consumatori". Anche la Ausl Romagna ha diffuso un comunicato sulla vicenda. "Riaffermando il principio che gli operatori sanitari pubblici hanno il dovere di svolgere il proprio ruolo con particolare rispetto della normativa e nell'assoluta trasparenza dei propri atti, qualora dagli sviluppi dell'inchiesta dovessero emergere responsabilità penali a loro carico, procederà ad intraprendere con fermezza le conseguenti procedure amministrative di propria competenza", afferma in una nota l'Ausl Romagna. "In merito alla vicenda che vede coinvolti medici veterinari dell'ex Ausl di Cesena - scrive l'azienda - la direzione generale di Ausl Romagna esprimendo piena collaborazione e fiducia nell'operato della Magistratura, confida altresì nella correttezza della condotta professionale dei propri collaboratori". (da CesenaToday)

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