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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Genova

Genova, trovati tutti i dispersi ma si aggrava il bilancio: morto uno dei feriti

Si continua a scavare, a cercare tra le macerie del ponte crollato a Genova. Mentre iniziavano i funerali di Stato si spegneva la speranza di ritrovare le 5 persone che figurano nell'elenco dei dispersi. Aggiornato il bilancio: 43 morti accertati

È morto nel pomeriggio uno dei feriti nel crollo di ponte Morandi a Genova. Si tratta di Marian Rosca, il paziente di origini romene di 36 anni ricoverato all'ospedale San Martino. Il decesso è avvenuto per le gravi ferite riportate nel disastro: un trauma toracico e un trauma cranico definito solo ieri "molto importante", dal dipartimento per le Emergenze. Le sue condizioni erano critiche, l'uomo era in coma farmacologico.

Sale così a 43 morti il bilancio della tragedia.

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I soccorritori la scorsa notte intorno alle 3 hanno rinvenuto tra le macerie del viadotto un'automobile, una Hyundai, all'interno della quale sono stati trovati dei resti umani. Si tratta di una famiglia della provincia di Novara composta da padre, madre e figlia di 9 anni: erano partiti per le ferie all'isola d'Elba.

Non ci sono più dispersi nel crollo di Genova

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In mattinata è stato trovato un altro corpo sotto i detriti. È Mirko Vicini, l'operaio di 31 anni della municipalizzata genovese Amiu con un contratto trimestrale: stava lavorando nell'area travolta dalle macerie. Il bilancio del crollo del ponte Morandi sale così a 42 morti. La Protezione civile: "La lista degli scomparsi è esaurita, ma cerchiamo altri corpi".

Il governo tramite il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha annunciato con un post su Facebook di aver inviato ad Autostrade per l'Italia la lettera con cui avvio la procedura per la decadenza della concessione.

"È stata immediatamente costituita una commissione ispettiva all’opera per fare tutti gli accertamenti tecnici sul crollo del viadotto ed entro un mese mi relazionerà su cosa ha scoperto. Questi risultati saranno materiale per valutare le inadempienze di Autostrade per l’Italia. 
Poi abbiamo avviato sempre al Mit una ricognizione dello stato di salute di strade, autostrade, dighe. Tutti gli enti e soggetti gestori entro il 1 settembre dovranno segnalarci le azioni necessarie a rimuovere condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza. Quindi il Governo interverrà con una sua task force per vigilare su interventi e manutenzione"

Intanto a Genova si continua ancora a scavare, a cercare. Dall'elenco sono stati depennati infatti nelle ultime ore i nominativi di persone che hanno fatto avere loro notizie ai familiari che li avevano segnalati come possibili scomparsi. Tra questi anche un cittadino tedesco che ha contattato le autorità.

"Gli oltre 340 Vigili del fuoco sono in questo momento impegnati sulla parte del pilone principale dove sono presenti ancora i massi più grandi, le travi in cemento armato. Si cerca di capire se al di sotto ci sono ancora vittime e vetture coinvolte".

Luigi D'Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione civile, ricostruisce l'attività del sistema di Protezione civile dopo il crollo del ponte Morandi a Genova sottolineando che "la notizia del disastro è arrivata nella Sala Situazione Italia del Dpc pochi istanti dopo che l'incidente si è verificato". E subito si è messa in moto la macchina per fronteggiare l'evento.

Crollo Genova, i nomi delle vittime

Dicannove bare, tra cui anche quella bianca di un bambino nel padiglione Jean Nouvel della fiera di Genova dove sono in corso i funerali di Stato. Altre famiglie delle vittime hanno preferito funerali privati, nei luoghi di residenza come è stato per quattro ragazzi di Torre del Greco: Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, tutti ventenni e in viaggio per una vacanza in Spagna. Funerali a Pisa nella chiesa che avrebbe dovuto vederli sposi per Alberto Fanfani, medico anestesista di 32 anni e la fidanzata Marta Danisi, 29 anni.

Erano diretti verso la Sardegna per le vacanze di Ferragosto Roberto Robbiano, 44 anni, Ersilia Piccinino, 41, e il piccolo Samuele di 8 anni, lui originario di Voltri, lei della Calabria, entrambi residenti a Voltri ormai da tempo.

Ma non ci sono solo automobilisti tra le vittime del crollo di Ponte Morandi: hanno perso la vita anche tre dipendenti Amiu che stavano lavorando nell’Isola Ecologica su cui si è abbattuto uno dei due tronconi in cui si è spezzato il ponte: si tratta di Mirko Vicini, 31 anni, Sandro Campora, 53, e Bruno Casagrande, 57 anni. Vicini e Casagrande avevano da poco trovato impiego nella partecipata del Comune, con un contratto trimestrale che speravano diventasse definitivo.

Elisa Bozzo, 34 anni, di Busalla, è stata risucchiata nel vuoto mentre si trovava sul ponte al momento del crollo al volante della sua auto, così come Andrea Cerulli, portuale della Culmv. Juan Carlos Pastenes, 64 anni, faceva il cuoco, e viaggiava su Ponte Morandi insieme con la moglie Nora Rivera Castillo e un loro un caro amico, Juan Figueroa, tutti di origini cilene. Marjus Djerri, 22 anni, originario di Shijaku, in Albania, stava andando al lavoro con il suo collega, Edi Bokrina, quando il ponte è crollato: i loro corpi senza vita sono stati estratti dalle macerie senza vita. Così per Luigi Matti Altadonna, 35 anni  papà di 4 bambini originario di Borghetto. Andrea Vittone, 50 anni, originario di Venaria, era in macchiano con la compagnia Claudia Possetti, 48 anni, e dei figli della donna, Manuele e Camilla, di 16 e 13 anni. 

Nell’elenco delle vittime figurano anche la toscana Stella Boccia, 23 anni, residente a Viciomaggio, e il fidanzato, Carlos Jesus Eraso Trujillo, 24 anni, residente in provincia di Arezzo: stavano tornando da una vacanza. E ancora, i francesi Nathan Gusman, 20 anni, la fidanzata Melissa Artus, 22, e l'amico Nemati Alizè Plaze, 20 anni; Francesco Bello, 41 anni, genovese, trovato nella sua Audi nel greto del Polcevera, e l'autotrasportatore di Casalnuovo Gennaro Sarnataro, 43 anni, e poi Giorgio Donaggio, imprenditore di Toirano.

L'ultimo corpo ad essere ritrovato è quello di Mirko Vicini, l'operaio di 31 anni della municipalizzata genovese Amiu con un contratto trimestrale. Sempre la mattina di sabato 18 agosto era stata scoperta schiacciata dalla macerie l'auto della famiglia Cecala.

Cristian, Dawna e la loro figlia Crystal le ultime vittime del crollo

Mentre restano ancora da identificare le altre vittime il tragico bilancio fino a questo momento vede anche 10 feriti gravi ancora in ospedale.

Sono invece 500 gli sfollati. "Ci sono state circa 60 persone che hanno potuto fare rientro nelle loro case nelle ultime ore, nell'area di via Porro: al momento gli sfollati sono 580". Lo spiega all'Adnkronos l'assessore alle Politiche abitative del Comune di Genova, Pietro Piciocchi, facendo un bilancio della situazione degli sfollati da via Porro e dalle zone limitrofe, nell'area più vicina al ponte crollato tre giorni fa.

"I residenti - continua Piciocchi - sono rientrati in alcuni palazzi dopo le verifiche di stabilità compiute dai vigili del fuoco; abbiamo inoltre consegnato alla presidenza del Consiglio dei ministri e al dipartimento di Protezione civile questa mattina l'elenco degli alloggi per i quali abbiamo chiesto il finanziamento per i ripristini e la prossima settimana inizierà la consegna dei primi 45 alloggi disponibili da subito".

Raccolta fondi per gli sfollati di Genova

Il Comune di Genova intanto ha aperto alcuni conti correnti per consentire a chi lo desidera di effettuare una donazione per chi è rimasto senza casa in seguito al crollo, ecco le coordinate per eventuali versamenti:

- C/C POSTALE n. 58504093 “EMERGENZE CITTA’ DI GENOVA – SERVIZIO TESORERIA”
Via Garibaldi 9 – 7 ° piano - 16124 Genova
IBAN: IT 44 T 07601 01400 000058504093

C/C BANCARIO n. 100880807 presso Unicredit S.p.A. GENOVA TESORERIA COMUNALE
IBAN: IT 08 T 02008 01459 000100880807

 Nella causale del versamento deve essere indicata la dicitura: “EMERGENZA ABITATIVA”

Perché è crollato il ponte di Genova

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Antonio Brenchic, professore associato di Costruzioni in Cemento Armato e direttore tecnico dei Laboratori di Ingegneria Civile dell'Università di Genova, membro della Commissione, Genova Today aveva anticipato alcune ipotesi e considerazioni sul crollo di Ponte Morandi, ricordandone le caratteristiche e i punti deboli e guardando al futuro.

"Sta prendendo piede la teoria che a causare il crollo sia stata la rottura di uno strallo, le parti inclinate visibili. Ha una sua coerenza tecnica e logica, compatibile con dettagli e testimonianza raccolte. Ovviamente è solo un’ipotesi, le indagini saranno lunghe e complesse"

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