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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il crollo nel 2018 / Genova

Il comitato delle vittime del Ponte Morandi escluso dalle parti civili del processo

"Questo non rallenta di una virgola la nostra azione", ha commentato la presidente Egle Possetti. Oltre un centinaio le parti civili ammesse

Il comitato "Ricordo vittime del Ponte Morandi" è stato escluso dalle parti civili nel corso dell'udienza preliminare nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del viadotto, avvenuto il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43 persone. Questa la decisione della gup Paolo Faggioni, chiamata a decidere quali fa i 500 soggetti che hanno chiesto di costituirsi parte civili saranno ammessi nel processo. "Ovviamente siamo molto dispiaciuti per questa decisione, speravamo nell'accettazione anche alla luce delle precedenti sentenze. Questo non rallenta di una virgola la nostra azione collegiale", ha commentato Egle Possetti, presidente del comitato. "Ovviamente agiremo nell'interesse comune anche come singoli parenti", ha aggiunto. Una decisione, quella della gup, comunque attesa, considerato che le famiglie di 41 dei 43 morti nel crollo sono già state risarcite singolarmente da Autostrade e soprattutto perchè il comitato stesso si è costituto dopo il 14 agosto 2018. 

L'attivista del comitato intanto prosegue. Il prossimo 2 ottobre, ha fatto sapere Possetti, c'è un incontro fissato in prefettura "per sollecitare il nostro disegno di legge che giace addormentato in Parlamento". Si tratta di un ddl relativo alle "norme a favore delle vittime dell'incuria nella gestione dei beni strumentali all'erogazione dei servizi pubblici e di interesse economico generale".

Un centinaio in totale le parti civili ammesse, tra persone fisiche e associazioni. Il comitato Ricordo vittime del Ponet Morandi non è l'unico comitato ad essere stato escluso: gli unici ammessi sono stati Codacons e Assoutenti. "L'ammissione da parte civile riconosce il ruolo di Assoutenti nella tutela degli interessi della collettività e apre la strada ai risarcimenti a favore di tutti i soggetti danneggiati dal crollo del ponte", ha commentato il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

Sono stati ammessi anche i cittadini sfollati dopo il crollo, la Regione Liguria, Comune di Genova, il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibile (Mims), la Presidenza del Consiglio e la finanziaria regionale Filse. Accolte le richieste di citazione come responsabili civili di Aspi, Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni), Anas e lo stesso Mims. L'udienza è stata poi rinviata al 15 dicembre.

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