Dopo Genova l'Italia si scopre fragile: tutti i ponti a rischio crollo (secondo il Codacons)
Partendo dal caso del ponte crollato a Genova l'attenzione si è spostata tuttavia anche su tutte le infrastrutture che in Italia hanno raggiunto il "fine vita" e che necessitano di interventi urgenti di manutenzioni straordinaria. La denuncia dell'associazione dei consumatori
Resta fermo a 38 il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Da ore Vigili del fuoco e soccorritori impegnati tra le macerie del viadotto sul Polcevera non riescono a recuperare altre persone mentre resta difficile calcolare i dispersi, oltre una decina secondo i calcoli, che si aggiungono alla quindicina di feriti sopravvissuti ad una tragedia che ha fatto il giro del mondo.
I lavvori di ricerca sono concentrati alla base del pilone crollato, sull'argine del Polcevera, dove è precipitato il blocco più grande (circa 20 metri di lunghezza) del ponte, a ridosso dei binari della ferrovia.
Ponte crollato a Genova, ultime notizie
La Procura di Genova ha disposto il sequestro della parte del viadotto che ha resistito al crollo di tre giorni fa. Consulenti tecnici - gli ingegneri Renato Buratti, di Genova, e Pier Giorgio Malerba, da Milano - monitoreranno il trasferimento dei residui della campata centrale del ponte e le macerie saranno sequestrate dopo lo stoccaggio.
Al momento nell'ambito dell'inchiesta sulle cause del crollo non figurano iscrizioni di indagati e il fascicolo resta a carico di ignoti. A guidare le indagini il procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio insieme ai pm genovesi, Walter Cotugno e Massimo Terrile, mentre gli approfondimenti sono svolti dalla Squadra Mobile di Genova, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Stradale. Ancora incerti i tempi sul termine delle operazioni dei vigili del fuoco.
"Il governo è compatto, nessun dubbio sulla procedura di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia", lo scrive su twitter Francesco D’Uva, capogruppo M5S alla Camera mentre il Ministero delle infrastrutture chiarisce come i controlli sulle opere in concessione spettino al concessionario.
"Con l`istituto della concessione - chiarisce il comunicato del Governo - lo Stato demanda ad un soggetto terzo, concessionario, le competenze legate alla gestione e manutenzione dell`infrastruttura che vengono esercitate sulla base di una specifica organizzazione e con disponibilità di uomini e mezzi. Tale schema operativo prevede il trasferimento al concessionario di ogni onere connesso alla verifica dello stato dell`infrastruttura, come peraltro acclarato dall`articolo 14 del Codice della Strada".
Partendo dal caso del ponte crollato a Genova l'attenzione si è spostata tuttavia anche su tutte le infrastrutture che in Italia hanno raggiunto il "fine vita" e che necessitano di interventi urgenti di manutenzioni straordinaria. Se timore sorge dall'inquientante storia dei viadotti Morandi ad Agrigento, e Roma, sono decine le strutture finite sotto l'occhio dell'attenzione mediatica in tutto il territorio nazionale.
Quali sono i ponti a rischio Regione per Regione
All'indomani della tragedia accaduta a Genova l'associazione dei consumatori Codacons pone sotto la lente di ingrandimento lo stato delle infrastrutture sul territorio italiano, mettendo in luce ponti e viadotti che secondo l'associazione necessitano di accertamenti urgenti.
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