Gli operai in sciopero massacrati con mazze da baseball
Succede a Prato durante una manifestazione davanti alla Dreamland, azienda a conduzione cinese dove, come denunciato dal sindacato Si Cobas, i lavoratori pachistani in sciopero sarebbero stati aggrediti senza alcun motivo. Si specifica che la Dreamland di cui si parla non è la Dream land srl (Concessionaria). Quest’ultima non ha alcun coinvolgimento, diretto o indiretto, con i fatti esposti.
Dieci manifestanti pachistani impiegati nella ditta di pronto moda Dreamland di Prato sono stati massacrati a colpi di mazze da baseball e bastoni mentre protestavano contro le condizioni di sfruttamento all’interno dell’azienda. Cinque i feriti, uno di loro in gravi condizioni. Al momento dell’aggressione, lunedì 11 ottobre pomeriggio, erano presenti i sindacalisti di SiCobas che hanno denunciato l'accaduto.
Durante l'estate l'Ispettorato del Lavoro, in seguito alla denuncia di uno dei lavoratori pestati, aveva effettuato dei controlli speciali all'interno della ditta e aveva rilevato gravi irregolarità quali lavoro in nero, turni di 12 e 14 ore e assenza di ferie e tutele. Gli operai stavano manifestando contro questa situazione quando alcune automobili sono giunte sul posto con a bordo uomini cinesi armati di mazze e bastoni, che hanno iniziato a pestare i lavoratori disarmati.
"Tutti gli episodi di violenza sono inaccettabili, chi se ne rende responsabile deve essere presto individuato e ne deve pagare le conseguenze" spiega il sindaco di Prato Matteo Biffoni condannando quanto accaduto ieri davanti alla Dreamland. "Se vengono aggrediti lavoratori che manifestano pacificamente e nel rispetto delle regole, non ci può essere tolleranza".
Operai aggrediti con bastoni a Prato
Come ricorda Firenzetoday a giugno un'altra aggressione, sempre da parte di persone evidentemente asiatiche, con ogni probabilità cinesi, era stata condotta nei confronti di alcuni lavoratori della stamperia Texprint, di cui è cliente la Dreamland e anch'essa a conduzione cinese. Nel frattempo dalla questura di Prato arriva la conferma che si è trattato di una vera e propria "aggressione" e che sono in corso le indagini per risalire ai responsabili, anche grazie ai filmati girati dagli stessi sindacalisti.