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Venerdì, 19 Aprile 2024
La storia / Brescia

Il prete diventa papà: il giudice lo obbliga a riconoscere la bambina

La piccola è nata a Brescia sei anni fa. La ricostruzione

Il parroco dovrà riconoscere sua figlia e pure saldare il conto degli alimenti arretrati (circa 10mila euro). È quanto previsto dalla sentenza in sede civile del tribunale di Verona nei confronti di un prete, oggi 47enne e all'epoca dei fatti in servizio sul lago di Garda, nel Bresciano, che ebbe una relazione con una donna (oggi 45enne) di origini straniere e da cui nacque una bambina.

I fatti risalirebbero al 2015, quando tra i due prese il via la relazione da cui, appunto, nel 2017 a Brescia nacque la bambina. Anche il test del Dna avrebbe confermato la paternità del parroco, che però si sarebbe sempre rifiutato di riconoscere la bimba, continuando a praticare il sacerdozio: venne trasferito dal Garda veronese al Friuli Venezia Giulia, dove è tuttora parroco.

La donna denunciò il padre-prete, che è stato indagato per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. L'inchiesta penale era stata archiviata, ma il procedimento come detto è proseguito in sede civile: il giudice ha infine obbligato il sacerdote al riconoscimento, con iscrizione all'anagrafe, oltre al risarcimento.

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