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Giovedì, 25 Aprile 2024
Terremoto e polemiche / Cosenza

"Sud Italia a rischio sisma di magnitudo 7.5". Ingv: "Chiacchiere"

Dopo il terremoto che ha distrutto l'Emilia che secondo alcuni studiosi "si poteva prevedere", polemiche sulla previsione di un violento terremoto nel Pollino che potrebbe colpire "entro due anni" il Mezzogiorno

"Non c'è modo migliore di quello di approfittare della sensibilità delle persone per accaparrarsi qualche centinaio di milioni di euro sulla prevenzione sismica". Così Stefano Gresta, capo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), prova a chiudere le "chiacchiere" sulle voci che vorrebbero un terremoto violentissimo al sud Italia, con epicentro tra Calabria e Sicilia, da qui a due anni.

Ma le voci, si sa, in questi casi corrono più veloce che mai. E così dopo il terremoto dell'Emilia del 20 maggio, a salire all'onore delle cronache è stato Alessandro Martelli del centro Enea di Bologna che ha posto l'attenzione sulla prevedibilità del terremoto nel modenese.

Dopo il sisma del 29 maggio è Giampaolo Giuliani - già "profeta" del sisma de L'Aquila - sul blog di Beppe Grillo a prevedere un violentissimo terremoto, epicentro nel Pollino (nella foto), in Calabria.

In diretta su Aquila Tv per analizzare il sisma del 29 maggio Giuliani ha infatti spiegato che la Calabria è da considerarsi "a forte rischio: abbiamo avuto una scossa di 4,3 l'altroieri, con una sequenza sismica che può preludere a un forte terremoto". 

La scossa cui fa riferimento Giuliani è quella avvenuta nella notte del 28 maggio, alle ore 1.06, proprio nella zona del Pollino.

Stando a un calcolo basato su tre diversi algoritmi di previsione, "due elaborati da da esperti nazionali e uno da sismologi russi" ha spiegato Alessandro Martelli, il sisma in Calabria potrebbe essere molto forte, addirittura di circa 7,5 gradi Richter. 

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