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Giovedì, 18 Aprile 2024
Verso lo sciopero

Caro gasolio: il piano per evitare lo sciopero dei tir

In alcune città il diesel ha superato il prezzo della benzina. Lamorgese: lo sciopero dell'autotrasporto non può compromettere la continuità dei servizi pubblici essenziali. Il governo prepara 80 milioni

Il prezzo del gasolio è alle stelle e il governo prepara 80 milioni per scongiurare il blocco dei tir. L'annunciato sciopero dell'autotrasporto non può compromettere "la continuità dei servizi pubblici essenziali, compreso quello dell'approvvigionamento delle merci". Lo afferma la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Dopo i primi aumenti dei prezzi dei carburanti, abbiamo assistito alla mobilitazione del settore dell'autotrasporto con i Tir che hanno rallentato la circolazione sulle autostrade e ai varchi di alcuni porti - ricorda - In quell'occasione siamo riusciti a scongiurare blocchi perché siamo intervenuti insieme ai ministri dell'Economia e delle Infrastrutture, i prefetti hanno svolto un'attività di ascolto e di mediazione e, bisogna dirlo, le associazioni di categoria hanno mostrato grande senso di responsabilità". Adesso, prosegue, "Siamo consapevoli che la guerra in Ucraina continua a determinare pesanti ripercussioni economiche sulle filiere produttive e sui cittadini e quindi il ministero dell`Interno continuerà come sempre a farsi garante del diritto di manifestare che, però, deve essere contemperato con la necessità di proteggere la continuità dei servizi pubblici essenziali, compreso quello dell`approvvigionamento delle merci", spiega Lamorgese.

Le associazioni di settore non intendono arretrare: valutano il blocco dei Tir. Martedì è previsto un incontro con la vice ministra delle Infrastrutture Teresa Bellanova e sul tavolo ci sono aiuti per 80 milioni di euro; Trasportounito annuncia che da lunedì le aziende di autotrasporto sospenderanno in tutta Italia i loro servizi, stop "inevitabile" per i rincari record. Gli aderenti a Unatras sono in agitazione "solo" per il prossimo 19 marzo.

Situazione parecchio calda in Sardegna. Mercoledì c'è stata un'assemblea di autotrasporatori a Oristano. Poche ore dopo è diventato virale un audio di un camionista che dava per certa una protesta di 15 giorni che avrebbe paralizzato la Sardegna, bloccando anche l'arrivo dei generi alimentari. Nonostante le smentite era scattata la psicosi sull'isola, con la insensata corsa a fare scorte nei supermercati.

Intanto i prezzi praticati sul territorio continuano a crescere: la benzina in modalità self service sfonda in media il muro dei 2,124 euro al litro, il diesel self vola a 2,074. Quanto al servito, per la benzina il costo medio sale a 2,216 euro, mentre la media del diesel è di 2,172 euro, con picchi oltre i 2,2 euro al litro. Anche i costi del Gpl sono in crescita e vanno da 0,867 a 0,888 euro. Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,912 e 2,290 euro. In alcune città il diesel ha superato il prezzo della benzina. A Ischia per un litro di gasolio si spendono addirittura 2,608 euro per litro e 2,518 per la benzina.

I gestori degli impianti ricordano che le accise e l'Iva impattano per il 60% sul prezzo alla pompa. "Il governo deve abbattere le accise sul costo su benzina, gasolio, gas e luce per frenare la corsa dei prezzi a causa della crisi internazionale e della speculazione che sta mettendo in ginocchio famiglie ed imprese", chiede il segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra. Saranno giorni caldi. Le proteste nel comparto dei trasporti potrebbero portare nell'immediato ad una ulteriore grave  impennata dei prezzi al dettaglio secondo il Codacons.

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