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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scuole riaperte, studenti pronti a tornare ... in piazza

Nel giorno del rientro sui banchi ecco la data della prima mobilitazione: il 9 ottobre. Intanto la prima campanella è stata salutata da barricate di cartone e divieti di accesso "contro la Buona Scuola"

ROMA - E' inziato il nuovo anno scolastico e la prima campanella in diverse città si è aperta all'insegna della protesta degli studenti. L'Unione degli Studenti ha tappezzato diverse scuole con cartelli di divieto di accesso per "Buona Scuola", "presidi manager", "fondi privati" e di libero accesso per "scuola democratica" e "all'istruzione". In alcune città sono state costruite delle barricate di cartone all'ingresso degli istituti, azioni dimostrative che proseguiranno nei prossimi due giorni nel resto delle regioni italiane.

LE PROTESTE - "Gli studenti italiani tornano nelle aule dopo un anno di lotte contro la riforma Renzi. Se il Governo ha pensato di aver vinto il grande movimento della scuola si sbaglia di grosso: la riforma non sarà applicata, ogni scuola sarà una barricata", dice in una nota Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti. "Tante sono le idee che metteremo in campo per costruire un'Altra Scuola dal basso contrapposta alla riforma governativa calata con la forza dall'alto".

IN PIAZZA IL 9 OTTOBRE - "Vogliamo aprire una nuova fase di protagonismo e conquista di diritti, per questo torneremo in piazza già a partire dal 9 ottobre, giornata di mobilitazione nazionale studentesca indetta dalla Rete della Conoscenza" continua Lampis. "Riempiremo le piazze di tutto il Paese per chiedere con forza politiche sul diritto allo studio, col fine di raggiungere la gratuità dell'istruzione, reddito minimo, welfare, un lavoro di qualità che non devasti l'ambiente, democrazia dentro e fuori le scuole".

Le proteste nel primo giorno di scuola

VERSO IL 17 OTTOBRE - "Dopo il 9 faremo seguire una settimana di mobilitazione diffusa nelle città, sino ad arrivare al 17 ottobre, Giornata mondiale per l'eradicazione della povertà promossa nel Paese da Libera, alla quale aderisce inoltre la Coalizione Sociale", conclude l'UdS. 

STUDENTI MEDI - "Quest`anno ci mobilitiamo fin dal primo giorno di scuola - dice Alberto Irone, portavoce della Rete degli Studenti Medi - perché siamo contrari alla legge 107/15 e rivendichiamo una scuola nuova dove l`apprendimento, la didattica e lo studente siano realmente al centro: una scuola capace di garantire ed educare alla democrazia, all`integrazione e all`inclusione di tutti attraverso il diritto allo studio e il potenziamento dei servizi per gli studenti, una scuola che non sia diseguale e selettiva ma punti a portare ciascuno al successo formativo. Chiediamo da anni che la scuola diventi un motore di cambiamento sociale, un centro civico, uno spazio d`aggregazione che sappia governare le complessità tutelando le differenze, che realizzi l`eguaglianza sostanziale valorizzando le diversità di ciascuno di noi".

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