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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Bossetti, processo d'appello il 30 giugno: i suoi avvocati punteranno sul Dna

Il muratore di Mapello è stato condannato all'ergastolo in primo grado. I legali contesteranno la validità di quella che nel corso del dibattimento è stata considerata la "prova regina"

Il 30 giugno 2017, davanti alla Corte d’assise d’appello di Brescia, si terrà il processo d'appello a carico di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello (Bergamo) condannato all’ergastolo in primo grado per la morte di Yara Gambirasio.

La Corte d’assise d’appello sarà presieduta da Enrico Fischetti, a latere il consigliere Massimo Vacchiano. I legali di Bossetti nel processo d’appello, come hanno sempre fatto durante il dibattimento che si è concluso con la condanna all’ergastolo del muratore il primo luglio dell’anno scorso, contesteranno la validità della prova ritenuta fondamentale per i giudici di primo grado: il Dna trovato sugli slip di Yara che gli esperti hanno stabilito essere di Bossetti.

Anche il pm di Bergamo Letizia Ruggeri ha impugnato la sentenza ma solo per la parte in cui Bossetti era stato assolto dall’accusa di calunnia ai danni di un suo collega, verso il quale avrebbe cercato di sviare le indagini.

Massimo Giuseppe Bossetti, che si è sempre proclamato innocente, è in carcere dal 16 giugno 2014: fu fermato quando venne accertata la corrispondenza, secondo gli scienziati, del suo Dna con quello che fino ad allora, era stato attribuito a ‘Ignoto 1’.

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