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Giovedì, 25 Aprile 2024
NAUFRAGIO CONCORDIA

Schettino flirtava e la Concordia affondava

Il racconto di Domnica, la moldava che era accanto a Schettino al momento del naufragio: "Schettino mi ha fatto tipo uno scherzo, dicendo di far rallentare la nave perché io finivo il dessert. Poi è successo quello che è successo"

GROSSETO - Oggi è stato il suo giorno. Domnica Cemortan, la moldava che era sul ponte di comando con Schettino quando la Costa Concordia è naufragata al Giglio, ha deposto al processo in corso a Grosseto. Dopo una prima interruzione dell'udienza, la hostess ha deciso di rispondere alle domande del pm e ha raccontato la sua verità. Dal suo rapporto con il Comandante, "ho avuto una relazione con Francesco Schettino, ma dopo il naufragio non ci siamo più visti", a quella tragica sera, "non ho sentito l'urto, ho visto le luci dell'allarme"

Una sera in cui tutto era cominciato al ristorante della nave. "Mi ero imbarcata sulla Costa Concordia come passeggero il 13 gennaio 20120, quando sei l'amante di qualcuno non ti chiedono il biglietto - ha scherzato la moldava, che ha continuato - Quella sera cenai al ristorante con Schettino, mangiavo un dessert col capitano". Uno Schettino tranquillo e rilassato. 

"Schettino mi ha fatto tipo uno scherzo - ha ricordato la Cemortan - dicendomi che doveva chiamare gli ufficiali al telefono per fare rallentare la nave perché io dovevo finire il dessert". 

Finito il dessert, però, Domnica seguì Schettino e il maitre Ciro Onorato sul ponte di comando. "Tutto sembrava normale. Non ho visto niente perché era vuio, a un certo punto lui ha iniziato a dare comandi in termini marini. Dopo qualche minuto, è successo quello che è successo". La Concordia era naufragata al Giglio e trentadue persone erano morte. 

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