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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Scuola, professori e sindacati in piazza: "La riforma è una Buona Sòla"

Vanno avanti le proteste dei precari della scuola: dopo i primi scioperi e le mobilitazioni sul web, tornano in piazza docenti e sindacati in difesa della scuola pubblica e contro la riforma del governo

Il governo e in particolare il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e il premier Matteo Renzi non avranno pace. Colpa dei sindacati e di tutti i docenti che si stanno battendo contro la riforma del governo, il disegno di legge chiamato "Buona Scuola". In piazza Usb, Unicobase Anief e tutti i docenti che in questi mesi si sono mobilitati soprattutto tramite il web. Tra loro i precari del concorsone 2012 e coloro che fanno parte delle graduatorie a esaurimento (Gae)

Tutto è cominciato in serata con diversi flash mob in tante città italiane, da nord a sud: tra le città che hanno aderito all'evento ci sono state Torino, Savona, Napoli, Taranto, Brindisi, Sassari, Bari. Nella capitale gli insegnanti hanno riempito piazza di Spagna vestiti a lutto e con i ceri, in difesa della scuola pubblica. 

VIDEO: LA PROTESTA DEGLI INSEGNANTI IN PIAZZA DI SPAGNA

La mattina dopo gli insegnanti hanno riempito le strade di Roma: dalle 9 alle 13 il corteo è partito da piazza della Repubblica per arrivare in piazza Santi Apostoli. A sfilare docenti, precari e di ruolo, personale Ata: "Il piano di assunzioni non risolve il problema del precariato, dalla necessità di recuperare i 250mila posti di lavoro tagliati negli ultimi anni, alla minaccia sempre più seria nei confronti del diritto allo studio, che nelle intenzioni di chi ci governa va affidato ormai all’illegittimo contributo 'in'volontario delle famiglie o agli interventi interessati dei privati, mentre i finanziamenti statali per la scuola pubblica sono tra i più bassi d’Europa".

Docenti e sindacati contro la riforma: "La buona scuola siamo noi" | Infophoto

"Il Ddl va semplicemente ritirato - ha spiegato Francesco Bonfini, dell’USB Scuola - le letterine di Renzi agli insegnanti, in cui il premier ci ‘spiega’ il Ddl scuola, insultano la nostra intelligenza e confermano la necessità di scioperare". Non mancano però le critiche ai sindacati "complici": "Il resto, a partire dalla tardiva mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda su posizioni molto arretrate, sono chiacchiere da bar che vanno avanti da anni e che i lavoratori della scuola stanno imparando a non considerare". La giornata si è conclusa con un presidio a Montecitorio. Dalle 10 è stato presidiato anche il Miur dai lavoratori dell’ex Lsu Ata addetti alle pulizie degli istituti. 


IL COMMENTO DAL MIUR - Intanto sulla questione assunzioni ci sono statate delle aperture da parte del sottoegretario all'Istruzione Davide Faraone: "Noi stiamo cercando una soluzione. Facciamo un'operazione che riguarderà 100 mila assunti, più un concorso con un migliaio di persone, che verranno assunte l'anno dopo. Per cui lì dentro stiamo cercando di trovare le condizioni affinchè prevalgano due cose: l'interruzione di un percorso di precarietà per gli insegnanti precari, ma al tempo stesso un innalzamento della qualità della didattica". 

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