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Venerdì, 29 Marzo 2024
Prostituzione / Firenze

Incontri a luci rosse negli hotel di Firenze: tra i clienti alcuni politici

La polizia postale di Firenze ha sequestrato un sito da cui venivano fissati appuntamenti con delle escort. Tra i clienti anche politici, imprenditori e professionisti

Si chiama “Bella Vita” l’indagine chiusa dalla polizia postale di Firenze che avrebbe fatto emergere un quadro di sesso di lusso ‘ordinato’ via web tra politici, imprenditori e professionisti. Un’inchiesta lunga due anni, diretta dal procuratore Giuseppe Quattrocchi e guidata dal pm Giuseppe Bianco, che ha portato quattordici persone ad essere indagate per favoreggiamento e in alcuni casi sfruttamento della prostituzione. Dieci le perquisizioni eseguite.

Il sistema era funzionale quanto discreto. Si visitava un sito web specializzato in incontri, ora oscurato, poi sul cellulare del cliente arriva un sms con ora e luogo dove consumare i rapporti con le squillo.  Quest’ultime, in gran parte proveniente dall’Est Europa, si facevano pagare dai 500 fino ai mille euro a prestazione. Le prostitute poi dovevano pagare un dazio ai titolari delle agenzie pari alla metà dei ricavi.
Le alcove dove avvenivano i ‘faccia a faccia’ era due noti alberghi di Firenze. I cui titolari, entrambi indagati, adesso sono stati interdetti dalle strutture. Tra le lucciole si è scoperto che vi era anche una minorenne. Sesso in albergo ma anche festini a luci rosse in abitazioni private.  

L’indagine è tutt’altro che conclusa. Molteplici gli scenari che si potrebbero aprire. Il primo fiscale dopo accertamenti a carico della guardia di finanza su quanto avveniva negli alberghi. Secondo, il pm ha chiesto l’appello dopo che il gip non ha concesso le misure cautelari per gli indagati,  perché non esisterebbe il pericolo di fuga. E in ultimo il proseguo del lavoro della stessa polizia su alcuni soggetti al centro di indagini internazionali per il reato di tratta di essere umani.  Video e particolari su FirenzeToday

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